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giovedì 25 aprile 2013

Libertà e Resistenza

Buon 25 Aprile a tutti!

Oggi voglio affidare alle parole di un uomo vissuto anni fa, Piero Calamandrei, il compito di ricordarci il valore e il senso della giornata di oggi.
Niente libri, niente recensioni. Solo il suono di queste parole, scolpite sulla pietra, da non dimenticare e da ripetere, ogni giorno, ogni ora.
Ora e sempre, RESISTENZA.


Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
 
Questo il link dell'articolo dove ho menzionato la poesia di Calamandrei: InfoOggi.
Buone letture:)

lunedì 22 aprile 2013

Lei dunque capirà

Buonanotte lettori :)

Vi saluto consigliandovi un libro molto piacevole, adatto alla lettura notturna, che spero apprezzerete.
Opera di Claudio Magris, si intitola Lei dunque capirà.


Scheda tecnica: opera di 55 pagine, pubblicata da Garzanti nel 2006 al costo di 9.50 euro, è considerata una rivisitazione, in chiave moderna, del mito di Orfeo ed Euridice, dell'amore totale e destinato a fallire.

Questo è un libro piccino, che si legge in poche ore - magari al calduccio sotto le coperte - ma che possiede una potenza notevole nella sua prosa, che spesso sembra farsi poesia. Magris è bravissimo a dipingere, come un pittore, una tela dove le parole e i suoni scorrono veloci, intrecciandosi in un'armonica sinfonia.
Narratrice è una donna, costretta a vivere in una Casa di Riposo (allegoria del mondo dei morti? Forse sì) in seguito a una infezione, che dialoga con il Presidente della Casa (Dio?) e lo ringrazia per l'eccezionale favore concessole: rivedere il suo amato, fuori dalla Casa di Riposo, purché questi non si volti a guardarla prima di essere uscito dalla struttura.
In un crescendo di immagini, riflessioni, suoni poetici, il lettore segue il libero flusso del discorso della donna, che manifesta il desiderio - supremo atto d'amore - di non far soffrire il suo amato e di risparmiargli la consapevolezza che nemmeno là, nella Casa, si comprenda il senso della vita, e della morte.
L'amore passionale e profondo, erotico e travolgente, viene tratteggiato magistralmente in queste pagine.
Mi sembra quasi un delitto recensire questo libro con le mie misere parole e, questa volta più di altre, voglio che siano le parole dell'autore stesso a colpirvi e trascinarvi in una lettura che vi consiglio fortemente.

"Lei dunque capirà, signor Presidente, perché, quando eravamo ormai prossimi alle porte, l'ho chiamato con voce forte e sicura, la voce di quando ero giovane, dall'altra parte, e lui - sapevo che non avrebbe resistito - si è voltato, mentre io mi sentivo risucchiare indietro, leggera, sempre più leggera, una figurina di carta nel vento, un'ombra che si allunga e si ritira e si confonde con le altre ombre della sera, e lui mi guardava impietrito ma saldo e sicuro e io svanivo felice al suo sguardo, perché già lo vedevo ritornare straziato ma forte alla vita, ignaro del nulla, ancora capace di serenità, forse anche di felicità. Ora infatti, a casa, a casa nostra, dorme, tranquillo. Un po' stanco, si capisce, però..."

Grazie a chi mi ha consigliato questo libro...

Buona lettura!


martedì 16 aprile 2013

Atlante di geografia umana

Buongiorno!

Grazie a una proposta scritta sulla pagina facebook del blog (Il club dei libri), abbiamo un bel libro da leggere per il prossimo Circolo di lettura: Atlante di geografia umana di Almudena Grandes!

Edito da Guanda, nel 2001, al prezzo di 15.50 euro (ma si trova anche in biblioteca) tratteggia la storia di quattro donne a Madrid, quarantenni, impegnate sia a costruirsi una carriera sia a mantenere una famiglia e legami sentimentali.
Opera di un'autrice che, onestamente, non conoscevo ma che penso possa stuzzicare moltissimo l'appetito di noi lettori.

Appuntamento, allora, al 16 Maggio, alle 21.00 qui al Club dei libri!!!


Buona lettura! :)

giovedì 11 aprile 2013

Dracula

Buonasera miei cari lettori:)

Stasera abbiamo la serata Circolo di Lettura e, questa volta, protagonista sarà un libro che ha segnato una tappa importante nella storia della letturatura: Dracula di Bram Stoker.
Spero che abbiate gradito questa scelta e vi sia piaciuto il libro.
Io, devo ammetterlo, ero molto curiosa e interessata e le aspettative non sono state tradite, anzi, ho letto tutto il libro in soli quattro giorni!!!
Qualche breve informazione tecnica...

Autore: Bram Stoker, nato nel 1847 e morto nel 1912, di origini irlandesi, deve la sua fama a Dracula. Fino all'età di otto anni fu costretto a letto da una malattia che segnò in modo indelebile la sua vita e le sue inclinazioni artistiche. Dopo essersi cimentato nell'attività di giornalista e critico teatrale, divenne segretario e assistente dell'attore Henry Irving, grazie al quale conobbe importanti personalità e si occupò della direzione economica del Lyceum Theatre di Londra. 

Scheda tecnica: la mia edizione - decima ristampa - della BUR costa 7.90 euro ed è formata da 500 pagine.  Pubblicato per la prima volta nel 1897, Dracula è considerato il più importante dei romanzi gotici ed è frutto di un lungo lavoro da parte dell'autore, che impiegò sette anni a comporre quest'opera. L'ispirazione gli era stata fornita dall'incontro avvenuto nel 1890 con il professore ungherese Arminius Vambéry, che gli aveva riportato la leggenda del principe rumeno Vlad Ţepeş Dracul, meglio conosciuto come Dracula.


"dentro la cassa giaceva il conte , ma il suo aspetto era più giovane, i capelli bianchi e baffi grigio ferro;le guance più sode, la bianca pelle era dolcemente rosata; la bocca più rossa che mai, perché sulle labbra c’erano gocce di sangue fresco, che colava dagli angoli, scendendo lungo il mento e il collo. Persino gli occhi incavati e brucianti  sembravano incastonati in carni più turgide, giacché le palpebre e le borse sotto gli occhi erano rigonfie.
Pareva che quell’orrida creatura fosse completamente ricolma di sangue; se ne stava lì, come una schifosa sanguisuga, tanto sazia da essere esausta…"

Ora, a voi :)

martedì 9 aprile 2013

Il Ciclo delle Fondazioni

Buonasera!

Come state? Leggete libri?
Io mi sono dedicata a una lettura abbastanza monumentale (oltre 700 pagine scritte fitte fitte) che ha assorbito il mio tempo: Il Ciclo delle Fondazioni di Isaac Asimov.
Vi parlerò di questo libro in attesa del nostro Circolo di Lettura di Giovedì. Mi raccomando, vi aspetto!


Scheda tecnica: questo libro raccoglie la trilogia delle Fondazioni (Fondazione, Fondazione e Impero, Seconda Fondazione) e il sequel L'orlo della Fondazione in un'opera di 739 pagine, edita da Mondadori per la prima volta nel 1983. La mia edizione risale al 2009 e costa 11 euro.

Difficile commentare un autore come Asimov e un'opera poderosa come questa in un post. Spero almeno di stuzzicare l'appetito a chi non ha mai letto i suoi libri e di ricevere qualche commento dai fans ;)
Prima de Il Ciclo delle Fondazioni avevo letto solamente Io, robot (ben diverso dal film che è uscito nelle sale qualche anno fa) e mi sono avvicinata a questo genere letterario, da cui mi ero allontanata da anni, con cautela.
In primo luogo, bisogna tener presente che la trilogia iniziale costituisce il fulcro di un lavoro che spinse Asimov a scrivere, in tutto, ben sette romanzi e che gli procurò il premio Hugo come miglior ciclo fantascientifico nel 1966. Oltre alla trilogia, infatti, Asimov scrisse due sequel, tra cui L'orlo della Fondazione, e due prequel.
Ci troviamo quindi di fronte a un mondo letterario estremamente ramificato e complesso, ricco di dettagli e opera di uno dei massimi - potremmo definirlo il padre - esponenti della letteratura fantascientifica.
Il ciclo delle Fondazioni ripercorre la storia della Galassia a partire dal crollo del Primo Impero Galattico, che era riuscito a conquistare il controllo di quasi tutti i pianeti abitati dell'universo. Grazie alle azioni di un saggio studioso di psicostoria, Hari Seldon, si innescò un piano destinato a impedire la disfatta totale dell'umanità e la decadenza che sarebbe seguita dopo il crollo del Primo Impero. Per conseguire questo scopo, Seldon creò due Fondazioni, una nota a tutti e destinata a custodire ed evolvere le conoscenze tecnologiche, l'altra invisibile e dedita a una forma di potere ben più sottile, il controllo della mente. Asimov ci accompagna attraverso le complicate e intricate vicende delle due Fondazioni, le cui storie si incontrano e si scontrano al punto di rischiare la completa disfatta del piano Seldon e la caduta dell'umanità ad uno stato di barbarie. Grazie alle azioni di alcuni individui, dotati di grandi capacità, le minacce saranno ogni volta superate, fino alla scoperta di un terzo protagonista della scena galattica...
Inutile dire che l'autore ha il dono impareggiabile della scrittura e la capacità di creare un vero e proprio mondo galattico, tratteggiato nei minimi dettagli. Il lettore è condotto attraverso gli innumerevoli pianeti della Galassia, assiste alla creazione di tecnologie estremamente rivoluzionarie (le navi spaziali sono fighissime!), osserva i comportamenti e le usanze di popoli diversi tra loro che comunicano attraverso la lingua galattica, si interroga sulla storia e sui sistemi ecologici dei diversi pianeti.
La lettura scorre veloce, le vicende sono orchestrate con grande maestria e sapienza da un autore che deve essere assolutamente conosciuto. Senza Asimov, non ci sarebbe la fantascienza.

"Si chiamava Gaal Dornick ed era un semplice ragazzo di campagna che non era mai stato prima d'allora a Trantor. Conosceva però il panorama di questa città per averlo osservato sullo schermo dell'ipervideo e sugli enormi trasmettitori tridimensionali che diffondevano le notizie dell'Incoronazione Imperiale e dell'apertura del Consiglio Galattico. Pur essendo vissuto sempre nel mondo di Synnax, che ruotava intorno a una stella ai margini della Corrente Azzurra, il ragazzo non era affatto tagliato fuori dalla Civiltà. A quel tempo nessuno nella Galassia lo era.I pianeti abitati della Galassia erano venticinque milioni e tutti facevano parte dell'Impero, la capitale del quale era Trantor. Quella situazione però sarebbe durata solo per altri cinquant'anni."

Voto: 5 stelline :)