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lunedì 4 febbraio 2013

Il Seggio Vacante

Ho a lungo atteso l'uscita di questo libro, temendo e allo stesso tempo desiderando leggere di nuovo la Rowling. La scrittrice ha infatti preferito - saggiamente - abbandonare la saga di Harry Potter per dedicarsi a una tematica del tutto distante da quella a cui eravamo abituati.


Scheda tecnica: il libro è stato pubblicato nel Regno Unito nel Settembre 2012 ma in Italia è uscito, edito da Salani, il 6 Dicembre 2012. La BBC ha dichiarato di voler trarre una serie televisiva dal romanzo. 
La vicenda è ambientata a Pagford, un'anonima e apparentemente tranquilla cittadina inglese, e prende avvio in seguito all'improvvisa morte di un membro del Consiglio Locale di Pagford. Le reazioni e i fatti provocati da questo tragico evento scateneranno una serie di vicende sempre più intrecciate e tragiche, volte a presentare la vera realtà che si nasconde dietro alle apparenze della popolazione borghese e mediocre.

Da grande fanatica della saga di Harry Potter e grandissima ammiratrice della Rowling ho iniziato con ansia e trepidazione la lettura di questo libro, con il reale timore di rimanere delusa. Il tema trattato è estremamente attuale e ancorato alla realtà quotidiana, scelta che ritengo molto intelligente da parte di una scrittrice che è diventata famosa per una serie di libri dedicati al mondo della magia.
La prosa della Rowling non tradisce e possiede la capacità di descrivere i personaggi con una attenzione e una precisione psicologica che pochi altri autori contemporanei hanno (a mio avviso... siete d'accordo? :P ), riuscendo a scrivere un libro di 553 pagine privo - o quasi - di grandi avvenimenti e colpi di scena e limitandosi ad analizzare con ironia e profondo sarcasmo le azioni ed emozioni di personaggi "comuni".
La grande di forza di questo libro risiede infatti nello sguardo distaccato e sarcastico che l'autrice utilizza nel tratteggiare i numerosi protagonisti del romanzo. Le azioni degli abitanti della cittadina di Pagford, i conflitti interni, i desideri inespressi, le nevrosi, le invidie e le gelosie sono delineate con una prosa potente, che non lascia spazio a indulgenze o pietismi.
Il crescendo descrittivo condurrà il lettore, dapprima disorientato a causa della oggettiva lentezza narrativa (sembra non succedere quasi nulla fino alla prima metà del libro), fino al finale, ultimo ed estremo atto della mediocrità della cittadina. Borgo anonimo, mediocre, tranquillo, popolato da persone anonime, mediocri e tranquille - non molto diverso da molti altri paesini - emblema di una società che l'autrice tratteggia con un sorriso amaro.


"Cosa c'è che non va?" chiese Miles.
"Sono...infelice" rispose Samantha.
"Perché?" chiese ancora Miles, poi aggiunge subito: "E' il negozio? E' per quello?"
"Un po'. Ma odio vivere a Pagford, odio vivere appiccicata ai tuoi genitori. E certe volte" disse lentamente, "odio svegliarmi accanto a te".

13 commenti:

  1. Beh che dire? L'analisi del libro è perfetta, non saprei cosa aggiungere.
    Sai che la prima metà del libro non mi ha entusiasmata, lenta, senza un briciolo di 'movimento' (non mi viene un termine più adatto), quasi totalmente descrittiva (luoghi, personaggi [troppi o_o], primi intrighi incomprensibili).
    Se non fosse stato per la fiducia che ripongo in LEI (santa donna **), forse l'avrei abbandonato per riprenderlo più avanti. Ma il suo modo di scrivere, di passare da un tema pesante ad una battuta ironica (leggendo certe parole/frasi associavo i personaggi di HP ç_ç) mi ha convinta a non mollarlo (sì, anche il tuo "poi migliora" XD).
    Ho odiato certi personaggi, ne ho sopportati a malapena altri ma non posso dire di averne davvero amato uno con amore rowlinghiano.
    Il libro, se lo valuto nel complesso, non mi ha fatto impazzire, ma ne ho apprezzato la seconda metà e il finale.
    Se dovessi dare un voto sarebbero 3 stelle su 5 :P (Zia puoi fare di più :P)

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  2. Diciamo che noi potteriani siamo abituati a ben altro quindi penso sia più difficile per noi giudicare.... qui Harry Potter non c'entra proprio per niente!
    Oggettivamente la prima parte è lenta e il libro si avvia dalla seconda... però il finale è davvero bello! [e non facciamo spoiler, si sa mai]
    ps. mi piace l'idea del voto!! Potrei introdurla per ogni post sui libri!
    pps. nemmeno io ho davvero amato un personaggio ma era davvero impossibile amarne qualcuno!

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  3. Nono ma infatti non c'entra nulla HP, è solo la mia mente malata che associava alcune frasette ai personaggi XD
    Sì, il finale mi è piaciuto molto (mai spoilererei :D).
    Quante ne so, sapevo che avresti apprezzato l'idea del voto :) (quindi quante stelline dai a questo libro? :P)

    ps: Mi sa che l'abbiamo letto solo noi XD

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  4. sì mi sa che siamo le uniche oppure nessuno ha voglia di scrivere un commento :P :P

    io darei 4 stelline! chissà, magari c'è un modo per inserire il voto con le stelline sul blog! ci devo pensare :)))

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  5. Io l'ho letto! Con enorme fatica... E mi piange il cuore a dirlo, ma non mi è piaciuto. L'idea è bella, come appunto scritto nel post, di prendere un luogo che potrebbe essere qualsiasi luogo, i suoi abitanti nei quali sicuramente possiamo idealizzare qualcuno che conosciamo, e ricamare una trama fitta di tutte le loro piccole emozioni e i piccoli intrighi: la piccolezza che diventa il centro dell'universo.
    Forse è stato voluto, ma purtroppo non c'è un personaggio nel quale immedesimarsi, nessuno da amare fino in fondo, da perdonare o per il quale parteggiare: questa a mio parere è una grande debolezza. E alcuni dei personaggi meritavano di essere approfonditi, a me sembrano quasi tutti appena tratteggiati.

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  6. Non potrei essere più d'accordo! Purtroppo un personaggio da amare manca proprio, è probabilmente voluta come cosa, non discuto, ma manca. Probabilmente ci aveva abituati troppo bene (eheh) ma un po' di delusione c'è, da parte mia.

    ps: Cri prova a guardare qui -> http://chevuoisapere.blogspot.com/2012/06/aggiungere-voto-stelle-blogger.html

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  7. Sì avete ragione, la grande mancanza di questo libro è un personaggio da amare, con cui piangere, con cui emozionarsi... io credo, però, che lei abbia proprio voluto che fosse così perchè sono personaggi troppo mediocri, troppo piccoli ...troppo "babbani" per potercisi immedesimare...io penso che se non avessimo mai letto gli Harry Potter avremmo un giudizio e una percezione diversa ;)
    Ale tu quante stelle dai? ;)

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  8. Beh sì ammetto che avevo grandi aspettative, questo è ovvio che conta sul giudizio finale. (troppo babbani, hai ragione! XD)
    Aspetterò il prossimo (che dovrebbe essere 'per bambini', se non cambia idea nel frattempo!).

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  9. Vero, il prossimo dovrebbe essere del tutto diverso! Staremo a vedere :)

    ps. ci ho provato ma queste stelline sono complicate! non mi arrendo!!

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  10. Anch'io 3 stelle su 5, lei scrive benissimo, e sembrerà un controsenso ma lo stile è comunque scorrevole, è la storia stessa a procedere a rilento: comunque in certi passaggi è più appassionante, il finale mi è piaciuto!

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  11. Eccomi anche io! Concordo con le 3 stelle su 5. Anche io ho trovato difficile da carburare la prima parte, bella la parte centrale, ma il finale non mi è piaciuto.
    Cioè, quello che non mi è piaciuto del finale è che, la maggior parte delle vicende narrate non si conclude in nessun modo.
    Secondo me il suo modo di scrivere è comunque affascinante e alcune scene sono stupende.
    Fondamentalmente, quella che ritengo, però, sia la vera pecca del libro è che sembra che la Rowling, nella volontà di essere fedele alla realtà, abbia un po' perso di vista il fatto che si trattava comunque di un romanzo.
    Un romanzo di questo tipo può essere meno positivo e più crudo di Harry Potter, ma non può perdere una trama unificante (cosa che invece, purtroppo, questo libro ogni tanto fa).

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  12. Concordo con molte tue osservazioni (parte iniziale difficile da carburare, modo di scrivere) però, secondo me, nel finale le vicende trovano una sorta di conclusione... non si tratta di un romanzo d'avventura o di formazione dove i fatti narrati trovano una conclusione ben definita nell'ultima pagina del libro, ma penso che in questo finale tutti escono sconfitti. Dal primo all'ultimo, questa è la conclusione e in fondo tutti si trovano coinvolti nella tragedia che avviene. Secondo me nel finale continua a essere un romanzo. Il problema di questo libro è che non riesce a trascinare il lettore per la gola, perché non è possibile empatizzare con nessun personaggio... questo è il grosso difetto, sec me!! ;)
    ps. Ciao Ross!!!

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