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venerdì 3 maggio 2013

Musica rock da Vittula

Buongiorno!!!

Vi ricordate il nostra appuntamento con il Circolo di lettura??? Non manca molto, sarà il 16 Maggio!
Oggi voglio proporvi una lettura molto interessante, opera di un autore svedese: Musica rock da Vittula di Mikael Niemi!


Scheda tecnica: libro di 254 pagine, pubblicato da Iperborea, al prezzo di 13 euro, nel 2002. Uscito in Svezia nel 2000, ha venduto oltre 700mila copie, vinto il premio August ed è tradotto in una trentina di paesi.L'autore, Niemi, ambienta il racconto nel paese di Pajala (di cui è originario), posto all'estremo nord della Svezia, al confine con la Finlandia. Romanzo di formazione - ma non solo - descrive la crescita di alcuni ragazzi di Pajala, che scoprono, per caso, la musica rock e ne fanno lo strumento per evadere e sopravvivere alla realtà di una piccola e isolata cittadina posta ai confini della Svezia.

In una sperduta cittadina del Tornelad arriva il rock di Elvis e dei Beatles. Il rock sconvolge i due protagonisti della storia, Matti e Niila, che trascorrono i pomeriggi a provare a suonare su un pezzo di legno trasformato in chitarra e a fingersi divi del rock. Grazie all'aiuto di un insegnante di musica, creano un vero e proprio complesso, con strumenti veri, e debuttano - disastrosamente - davanti alla scuola. In una piccola comunità dominata da regole comportamentali prefissate e condizionate dal ricordo di antichi torti subiti che devono essere vendicati, dagli scarsi stimoli sociali e culturali a cui i ragazzi sono sottoposti, quattro ragazzi  riescono a creare un mondo tutto loro, attraverso cui costruire e intrecciare rapporti saldi e profondi e sognare un futuro migliore.
Un po' romanzo autobiografico - l'autore è originario di Pajala e la narrazione avviene in prima persona attraverso le parole di Matti - un po' racconto umoristico e fantastico, questo libro trascina il lettore in una piccola comunità, di cui lo scrittore osserva vizi e difetti, con uno sguardo al tempo stesso ironico e nostalgico alle abitudini e alle complessissime regole sociali che gli abitanti seguono. A tratti Niemi ricorda Paasilinna, in particolare nella pungente vena ironica e umoristica e nei momenti di evasione fantastica della narrazione, quando la realtà lascia il posto alla descrizione fantastica e surreale. Questi, secondo me, i migliori momenti di tutto il libro.
Bellissimi i personaggi presentati da Niemi e che prospettano la visione di una vastissima e varia umanità, osservata con molta cura e descritta con amore e sarcasmo. Numerose le scene che rendono al meglio l'essenza della comunità di Pajala, dal banchetto del matrimonio di un parente, alla festa del nonno di Matti, dalla gara di sbronza, alla visita di un prete africano.
Niemi gioca con le parole, si diverte a creare una trama composta da numerosi elementi e personaggi intrecciati tra loro, riesce a regalare meravigliose immagini - a volte fantastiche, altre no - e a tratteggiare situazioni estremamente divertenti.
Vi lascio con una delle tante belle citazioni di questo libro, che vi invito davvero a leggere e a scoprire.

"Avevamo l'accento finlandese senza essere finlandesi, avevamo l'accento svedese senza essere svedesi. Non eravamo niente. C'era una sola via d'uscita. Un'unica possibilità di diventare qualcosa, fosse pure la più insignificante. Fuggire. Imparammo a non vedere l'ora di andarcene, convinti che fosse la nostra unica possibilità, e ubbidimmo."
Voto: 4.5 stelline!!!


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