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giovedì 27 febbraio 2014

Ragazze di campagna

Buonasera amanti dei libri,

in attesa di assaporare i commenti su La donna dei tesori durante il nostro circolo di lettura del 2 marzo, parliamo di un romanzo di una interessante - e parecchio apprezzata - autrice irlandese: Ragazze di campagna di Edna O'Brien.


Scheda tecnica: pubblicato per la prima volta nel 1960, opera prima di una giovane scrittrice allora sconosciuta, venne accolto benevolmente dall'ambiente letterario ma fu condannato e messo al rogo dagli ambienti conservatori per la spregiudicatezza e libertà di espressione delle emozioni e dei desideri sessuali delle donne, che venivano rivendicati nel libro per la prima volta con così tanta forza. Il romanzo è stato riproposto, con una nuova traduzione, nel 2013 da Lit Edizioni al costo di 17,50 euro.

Il romanzo, fortemente autobiografico, è ambientato nelle campagne irlandesi del dopoguerra dove povertà e misere condizioni di vita coesistono con lutti e problemi di alcool. La protagonista, Caithleen, vive insieme alla madre e al padre ubriacone. La sua esistenza è sconvolta dalla morte accidentale della madre tanto amata, che le lascia una ferita profonda e indelebile. Insieme all'amica-nemica Baba va a studiare nella grande città, in un collegio di suore, che però abbandona prima di aver concluso perché spinta dall'amica, desiderosa di vivere emozioni vere.
La trama è orchestrata magistralmente, il ritmo è incalzante e serrato. Il percorso di formazione delle due protagoniste, prima bambine e infine donne, che seducono uomini, si innamorano e compiono follie, è seguito con attenzione e con una straordinaria capacità di sondare e spiegare i comportamenti femminili. 
Baba e Caithleen non sono due eroine il cui comportamento è offerto come esempio per le ragazze a loro coetanee; la O'Brien sonda le emozioni e le pulsioni di queste due adolescenti - e non si dimentichi mai il periodo storico in cui è ambientata la vicenda e l'anno di pubblicazione del testo - senza nascondersi dietro a perbenismi e finzioni narrative e tenta, con successo, di proporre due protagoniste vere, le cui sfaccettature e sfumature diventano specchio e strumento di conoscenza della realtà sociale e morale dell'Irlanda dell'epoca.
Magistrale la scrittrice, che ha composto l'opera quando aveva trent'anni, e consapevole delle sue capacità descrittive e stilistiche che dosa con cura e attenzione, regalando al lettore un affresco vivo e vivace dell'Irlanda degli anni Cinquanta e Sessanta.

"Ero felicissima e lo era anche lui. Ce ne stavamo seduti per ore in soggiorno e io osservavo il suo viso ossuto, ascetico, il naso sottile e quegli occhi che sembrava avessero sempre qualcosa da dirmi, occhi che scintillavano come ambra, per via del paralume giallo della lampada da tavolo."

Stelline: 4

domenica 16 febbraio 2014

La cosmonauta

Buonasera cari amanti dei libri,

in attesa del nostro Circolo di lettura del 2 marzo (dedicato a una interessante opera di una scrittrice sudafricana), parliamo di una pubblicazione della casa editrice Keller: La cosmonauta di Jo Lendle.


Scheda tecnica: pubblicato a gennaio 2013 da Keller Editore al costo di 14 euro, è l'opera d'esordio di un giovane scrittore tedesco, Jo Lendle, dotato di buone capacità descrittive e narrative. Nelle 181 pagine del romanzo - suddiviso in cinque capitoli - si snoda la vicenda e il percorso emozionale della protagonista, Hella Bruns, madre coraggiosa e determinata a ricordare il figlio, morto tragicamente in un incidente, portando a termine il più grande sogno del ragazzo: andare sulla Luna.

La trama dell'opera appare alquanto statica nel corso del romanzo. La prima parte accompagna la protagonista, Hella (il cui nome viene introdotto solo dopo molte pagine di narrazione), attraverso il viaggio che la conduce alla stazione spaziale da cui poi partirà la missione che la porterà sulla Luna. Seguendo il percorso emotivo della donna, veniamo a conoscenza del doloroso e tragico motivo che l'ha spinta a intraprendere una scelta così anomala: la morte del figlio in seguito a un incidente.
La seconda parte del romanzo è ambientato nella stazione aerospaziale e descrive il percorso di preparazione di Hella e il suo graduale riavvicinamento alla vita e all'Amore.
Ampie le descrizioni dei personaggi e dell'ambiente circostante, che appare piuttosto onirico e scarsamente definito. Pregevoli i tentativi dell'autore di orchestrare le relazioni e gli incontri di Hella in un crescendo emotivo che condurrà la protagonista a riaprire le porte della sua anima e del suo cuore.
Troppo lenta la narrazione e troppo ampie le descrizioni e le pause narrative.
La sensazione che produce la lettura di questo libro è di avere tra le mani l'opera ancora acerba di uno scrittore dotato di buone capacità stilistiche e di una grandissima sensibilità emotiva ma ancora non maturo. La trama stenta a decollare, i personaggi sono delineati con linee troppo vaghe - onirico è l'aggettivo che meglio definisce il romanzo - e non riescono a cogliere il senso profondo delle emozioni umane che una perdita così grave suscita.
Uno scrittore comunque degno di attenzione e giustamente consegnato all'attenzione del pubblico italiano, che speriamo possa regalarci altre opere.

"Anche Hella, del resto, non si capiva. Forse anche lei voleva vendicarsi dell'orrore che le era stato inflitto. E dato che non c'era nessuno da incolpare, aveva deciso di sfidare la sorte pungendola, anche se avrebbe potuto significare la sua fine. Sì, armata del suo pungiglione avrebbe preso il largo, verso il cielo però, non in mare. C'era forse un altro posto dove fare una rimostranza, dove vendicarsi?"

Voto: 2.5 stelline :)