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domenica 31 agosto 2014

#weekly quotes


"E quando tutti se ne andavano e restavamo in due
tra bicchieri vuoti e portacenere sporchi,
com’era bello sapere che eri lì
come una corrente che ristagna,
sola con me sull’orlo della notte
e che duravi, eri più che il tempo,
eri quella che non se ne andava
perché uno stesso cuscino
e uno stesso tepore
ci avrebbero chiamati di nuovo
a svegliare il nuovo giorno,
insieme, ridendo, spettinati."

Julio Cortàzar
Dopo le feste

venerdì 22 agosto 2014

Se la vita che salvi è la tua

Ben ritrovati cari booklovers,

le vacanze estive, almeno per me, si sono ormai concluse, ahimè.
Riprendiamo le nostre lettura con una proposta molto interessante che mi è arrivata grazie a un forum davvero carino che ho iniziato a frequentare: Se la vita che salvi è la tua di Fabio Geda.


Scheda tecnica: pubblicato nel 2014 da Einaudi al costo di 17,50 euro, è l'ultimo romanzo di Fabio Geda. Nato nel 1972 a Torino, tradotto in più di trenta paesi, ha vinto numerosi premi tra cui il Premio Grinzane e il suo Nel mare ci sono i coccodrilli è stato nominato Libro dell'anno di Fahrenheit. Questo romanzo, ambientati ai giorni nostri, racconta le vicende di Andrea, insegnante precario di storia dell'arte, e della sua ricerca della felicità.

Attraverso le 230 pagine del romanzo, Geda ci accompagna attraverso la storia di Andrea, trentasette anni, insegnante di arte senza una cattedra fissa, costretto a barcamenarsi tra una supplenza e un'altra, nonostante la laurea in architettura. Ha una moglie, con cui vive una profonda crisi coniugale dopo l'aborto spontaneo che fa sprofondare Agnese, la sua compagna, in una grande depressione. 
Decide di fare un viaggio a New York per trascorrere una settimana nel luogo che conserva tanti ricordi del suo passato e per ammirare una mostra al Metropolitan Museum, dedicata alla pittura del secolo d'oro olandese. Nonostante l'ostilità della moglie parte e rimane estasiato davanti al quadro di Rembrandt "Il ritorno del figliol prodigo" al punto da posticipare la sua partenza, ancora e ancora, pur di poter continuare a contemplare l'opera. Inizia un percorso di allontanamento e deviazione, che spingerà il protagonista a toccare le miserie e bassezze dell'animo umano e sprofondandolo in una desolazione da cui, però, troverà la forza di alzarsi, ripulito e fortificato, come in una sorta di cammino di espiazione e purificazione attraverso il dolore e le sofferenze.
Geda è davvero un grande scrittore, dotato di una notevole capacità descrittiva. Scava, analizza, mostra i personaggi non come figure positive o come eroi da emulare ma semplicemente come persone. Il 
personaggio di Andrea irrita parecchio. Sembra non essere in grado di scegliere, galleggia in attesa che qualcosa o qualcuno lo salvi ma non fa nulla per conquistarsi la felicità, anzi procura dolore alle persone vicine. Non lotta, almeno fino a un certo punto. Paradossalmente è proprio questo l'elemento che ho apprezzato di più nel romanzo: la presenza di questo anti-eroe che è uno dei tanti, una persona comune, che però a un certo punto, decide. E diventa uomo.

 "Non sto nemmeno a raccontarti quanto fosse legato a suo padre, dice Ary. Non sapeva ancora camminare che già tentava di nascondergli la bottiglia. E ha sempre avuto questa sorprendente, stupefacente capacità di non deprimersi di fronte all'inevitabile fallimento delle sue missioni di soccorso. Mai. Quasi fosse conscio del fatto che le persone, ecco... che alla fine le persone si salvano se vogliono essere salvate. E nulla più. Che ha senso provarci, ma non farne una malattia."

Voto: 4 stelline

martedì 12 agosto 2014

Ovunque tu vada

Buongiorno cari book lovers vacanzieri,

è arrivato il momento anche per me, finalmente, di partire per le vacanze quindi vi lascio con un ultimo consiglio di lettura estiva: Ovunque tu vada di Katia Tenti.


Scheda tecnica: pubblicato da Marsilio Editori nel 2014 al prezzo di 18 euro, è il primo romanzo di Katia Tenti, che vive e lavora a Bolzano. La Tenti si cimenta con un romanzo giallo-giuridico ambientato nella sua Bolzano, dove tre eventi criminali sono collegati tra loro da un filo rosso che li accomuna: il pubblico ministero Jacob Dekas che indaga sui casi.

Ovunque tu vada può essere considerato un'ottima lettura estiva. La trama del romanzo è ben orchestrata e sapientemente distribuita. Nell'apparentemente tranquilla città dell'Alto Adige, circondata da meravigliose montagne, tre fatti di cronaca gialla impegnano il pubblico ministero, protagonista del libro e uomo affascinante, dal passato tormentato e misterioso.
L'omicidio di un anziano signore, la persecuzione di una povera donna da parte di un ex fidanzato socialmente pericoloso, le violenze sessuali inflitte da un prete a una bambina, sono i tre grossi e importanti eventi che sono analizzati e indagati nel corso del romanzo.
Seguiamo passo passo le indagini dei carabinieri e della procura, gli ostacoli politici, i problemi interni alla procura, la difficoltà nel rendere credibili le accuse e nel trovare i colpevoli.
Sullo sfondo del racconto la città di Bolzano, che accoglie e allo stesso tempo serba il segreto dei suoi efferati delitti.
Romanzo molto fruibile, lettura piacevole di un romanzo che si pone a metà strada tra un tradizionale giallo e un romanzo giuridico. Il protagonista, Dekas, è un uomo bello, capace, stimato che però appare incapace di avere relazioni durature e stabili con le sue partner femminili e nel corso della narrazione capiremo il motivo dei suoi comportamenti.
Buona la prima prova della scrittrice che sembra trovarsi a suo agio nell'affrontare l'argomento, nell'utilizzare una terminologia specifica e nel gestire un libro di 442 pagine. Buono lo stile e la capacità di creare suspance e aspettative nel lettore, che segue con il fiato sospeso tutte le indagini.
Unica piccola pecca la forse eccessiva frammentazione del romanzo in tanti capitoli molto brevi che saltano da un caso all'altro creando un iniziale smarrimento nel lettore, che deve tornare alle pagine precedenti per recuperare le fila dei racconti che vivono su tre binari paralleli.

"Per la prima volta ebbe la sensazione che l'etica della giustizia non rappresentasse più il rifugio alla sua ansia. Milena era morta. Era certo di aver messo in campo tutto il possibile ma, amaramente, ammise che il ritardo della giustizia in quel caso corrispondeva alla sua negazione. Provò a mettere a fuoco il confine tra giusto e sbagliato, per abitudine, perché così era cresciuto, con i comandamenti cristiani, che avrebbe potuto dettare chiunque a parte Dio. Trovò quel confine troppo sottile, invisibile come il filo di seta di un ragno che tesse una tela fragile: basta un dito a spezzarla."

Voto: 3 stelline

venerdì 8 agosto 2014

#weekly quotes


"È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. 
È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. 
Ci sarà sempre un'altra opportunità, un'altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c'è un nuovo inizio."

Antoine de Saint-Exupéry
Il piccolo principe


sabato 2 agosto 2014

Una cosa divertente che non farò mai più

Buongiorno book lovers,

è iniziato il mese delle ferie e molti di voi - fortunati - saranno sicuramente in viaggio verso le tanto attese vacanze! Quale momento migliore per dedicarsi alla lettura?
Avete qualche bel suggerimento?
Io ho da poco finito la lettura di uno dei più famosi romanzi di David Foster Wallace: Una cosa divertente che non farò mai più.

Scheda tecnica: pubblicato da minimum fax per la prima volta nel 1998 e poi riedito tre volte (questa è la copertina del 2012) al prezzo di 12,50 euro, raccoglie, in 150 pagine, la testimonianza di David Foster Wallace che trascorre una settimana su una crociera extra-lusso ai caraibi, descrivendo con grande ironia tutto quello che accade durante la traversata.

Il libro presenta il resoconto dettagliato di una settimana in una crociera extralusso, dove il personale ha l'obbligo di viziare e coccolare tutti i presenti e far loro provare la sensazione del dolce far niente. Lo scrittore ci accompagna attraverso le attività organizzate nel corso della traversata: tornei di ping pong, cene faroniche, casinò, discoteca, serate danzanti, piscine e cocktail, visite in terraferma (a cui DFW non partecipa, ma si limita a guardare gli altri vacanzieri da lontano). Wallace osserva tutto e analizza i comportamenti dei personaggi, guardando con sarcasmo e ironia gli atteggiamenti e i difetti dei ricchi americani presenti, senza tralasciare commenti salaci rivolti al personale.
Un'analisi antropologica piccante e ironica, così è stata definita quest'opera.
Una innegabile grande prova di arguzia stilistica: lo scrittore gioca con le parole, si diverte a delineare caricature simpatiche dei suoi compagni di viaggio.
Un libro piacevole, sicuramente, ma che, altrettanto sicuramente, non fa sbellicare dalle risate e regala solo qualche sporadico sorriso.
In generale l'impressione è che sia un'opera un pochino sopravvalutata. Bei momenti che spiccano all'interno del racconto, grandi abilità stilistiche, occhio ironico e disincantato nei confronti dell'americano medio, ma niente di innovativo o mai detto prima. Solo lo sguardo un pochino annoiato, un pochino saccente e snob di un osservatore che sembra giudicare con tenerezza le proprie manie, ma non quelle altrui.

"Quasi tutti sulla Nadir sono venuti in coppia, e quando camminano sul mare grosso tendono ad abbracciarsi come fidanzatini al primo anno di college. Si vede subito che gli piace - quando passeggiano, le donne fanno questo trucco di buttarsi fra le braccia degli uomini e di stringersi a loro, così le posture degli uomini si fanno più aitanti, le facce gli diventano più serie e si capisce subito che si sentono insolitamente forti e protettivi. Una crociera extralusso 7NC è piena di queste piccole, strane inaspettate chicche romantiche come aiutarsi l'un l'altro a camminare mentre la nave rolla - e in questi momenti si può ben capire come mai alle coppie anziane piace tanto andare in crociera."

Voto: 2 stelline