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venerdì 27 dicembre 2013

L'Aggancio



Buonasera,
oggi dedichiamo la nostra attenzione a L'aggancio di Nadine Gordimer

Autore: Nadine Gordimer (Johannesburg, 20 novembre 1923) è una scrittrice sudafricana, autrice di romanzi e saggi, vincitrice del Booker Prize nel 1974 e del Premio Nobel per la letteratura nel 1991. Nel gennaio 2007 le viene assegnato il Premio Grinzane Cavour per la Lettura.

Scheda tecnica:edito da Feltrinelli, al prezzo di 16.50 euro, le 268 pagine del romanzo, ambientato in Sudafrica, condensano le drammatiche vicende di due giovani, Abdu e Julie, provenienti da astrazioni sociali completamente diverse - immigrato clandestino con una laurea in economia lui, borghese dei quartieri residenziali lei- ma che si incontrano casualmente e incrociano i propri destini in un modo così stretto che mai si sarebbero aspettati....

L' aggancio


Voto: 3 stelline.
Che ne pensate? Avete letto il libro? :)

mercoledì 25 dicembre 2013

La fattoria dei malfattori

Buonasera e felice Natale a tutti voi!

Quale modo migliore di trascorre le vacanze natalizie se non leggere un buon libro?
Oggi vi propongo l'ultimo lavoro prodotto dalla casa editrice Iperborea: La fattoria dei malfattori di Arto Paasilinna. Sono da sempre una grandissima fan di questo autore e ho accolto con piacere l'annuncio della pubblicazione in lingua italiana del suo ultimo romanzo.


Scheda tecnica: edito da Iperborea nell'autunno 2013, al costo di 16 euro, è ambientato nella gelida Lapponia e indaga, nel corso delle sue 332 pagine, le misteriose trame che si nascondono dietro un'azienda agricola apparentemente tranquilla. Protagonista del romanzo l'ispettore capo dei servizi segreti, Jalmari Jyllanketo, inviato in missione segreta.

Tutti gli amanti di Paasilinna possono stare tranquilli: Arto è tornato, con la sua solita carica ironica e umoristica. Dopo la "deriva" di Sangue caldo, nervi d'acciaio che ci aveva presentato un Arto dedito alla costruzione di un romanzo di più ampio respiro storico, La fattoria dei malfattori ripropone le caratteristiche che hanno reso apprezzatissimo dal pubblico l'autore finlandese. Ironia ed elementi surreali i cardini attorno cui ruota la vicenda, che si arricchisce anche di riflessioni relative all'agricoltura biologica.
L'ispettore capo Jalmari viene inviato a indagare sulla Palude delle Renne e sulle sospette attività che si celano dietro le normali attività dell'azienda. Fingendosi un ispettore bio, Jalmari verrà a conoscenza dei segreti della Palude delle Renne, scoprirà da dove derivano gli operai addetti alla coltivazione di un particolare tipo di funghi ed entrerà in contatto con personaggi stravaganti, dalla proprietaria Ilona a un importante vescovo, persino un noto parlamentare.
Travolti da un turbinio di immagini e azioni, i lettori si ritrovano immersi in un mondo dove il concetto di giustizia viene rivisto e reinterpretato, dove la redenzione dei malvagi avviene attraverso metodi diversi da quelli stabiliti dalla legge, in una realtà che assorbirà anche lo stesso ispettore capo, ammaliato dalla figlia di Ilona. 
Geniale, irriverente, divertente. Paasilinna non delude nemmeno questa volta e conferma la sua particolare propensione a una prosa umoristica che sconfina spesso nel surreale, tratteggiando immagini e colori che hanno la capacità di far riflettere e al tempo stesso ridere il lettore.

Jalmari Jyllanketo era un agente di lungo corso di una quarantina d'anni. Con il suo metro e settantotto, i novanta chili e i capelli biondi corti, aveva l'aspetto del più comune finlandese, ideale per quando gli affidavano missioni in incognito in giro per il paese. Per essere un poliziotto era anche abbastanza dotato e provava un sincero interesse a osservare la gente, il mondo e la vita.

Voto: 4 stelline

PS. Vi ricordo il circolo di lettura il 27 dicembre L'aggancio! Vi aspetto :)

giovedì 5 dicembre 2013

Più libri più liberi - Roma


Buonasera cari amici del Club,
quanti di voi hanno la possibilità di andare a Roma in questi giorni? Non perdetevi il festival della piccola e media editoria "Più libri più liberi" che da oggi fino a domenica invade i luoghi della capitale.


Promossa e organizzata dall'Associazione Italiana Editori, Più libri più liberi torna a mostrare le ricchezze di un settore – quello della piccola e media editoria – fecondo, dinamico, che svolge un ruolo fondamentale nel panorama dell'editoria italiana e resiste al periodo di crisi trovando forza nell'indipendenza culturale ed economica, nonché nella capacità di muoversi liberamente al di fuori di rotte banali e predefinite, esplorando percorsi sconosciuti, portando alla luce inedite letterature, valorizzando giovani talenti.

Nei quattro giorni della manifestazione il Palazzo dei Congressi ospita 374 espositori, 900 ospiti in 310 appuntamenti, a cominciare da quelli con gli autori internazionali, serbatoio inesauribile di stimoli, storie, avventure umane e artistiche. Tra gli altri, a Roma si può incontrare la grande scrittrice irlandese Edna O'Brien, lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, il reporter messicano Diego Enrique Osorno e il giornalista investigativo Jean-Baptiste Malet, affermati drammaturghi come il belgaEric-Emmanuel Schmitt e il danese Erling Jepsen, le nuove voci della narrativa canadese Miriam Toews eMadeleine Thien, il poeta francese Alban Lefranc, la scrittrice tedesca Jenny Erpenbeck, nata nella Berlino Est, Marco Antonio Campos, uno dei maggiori rappresentanti della poesia messicana.

Numerose sono anche le figure di rilievo della narrativa, dello spettacolo, dell'arte, della cultura e della società italiana. Mai come quest'anno il programma è variegato e aperto ai mille orizzonti della scrittura e della creatività: al fianco di voci autorevoli della narrativa come Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Erri De Luca, Marco Malvaldi. Non solo letteratura, ma anche cinema, musica e teatro hanno rappresentanti illustri. 
Più libri più liberi non si muove però solo all'interno dei confini del Palazzo dei Congressi. Per l'intera settimana che precede la fiera – dal 27 novembre al 4 dicembre – i luoghi della città sono lo scenario del programma off Più libri più luoghi, giunto alla seconda edizione con una rete ancora più estesa che nel 2012: decine di spazi cittadini, connessi tra loro nel formare un network di reading, aperitivi e incontri. I libri sono oggetto di confronto e riflessione negli incontri organizzati dagli editori con associazioni locali e comitati di quartiere, fanno da sfondo a feste, concerti e proiezioni cinematografiche, conquistano le vetrine dei negozi e i banchetti del mercato e si sovrappongono alle mappe della città, come filo conduttore di passeggiate letterarie.

Il biglietto d'ingresso del festival è di 6 euro.

mercoledì 27 novembre 2013

L' aggancio - proposta di lettura

Buonasera cari amanti delle buone letture,

riprendono i nostri appuntamenti con il Circolo di Lettura. Le future tappe del Circolo saranno scandite secondo una precisa tematica, che ci permetterà di approfondire una delle innumerevoli sfaccettature del panorama letterario mondiale. Intendo avvalermi della collaborazione del sito l'Enciclopedia delle donne, interessante progetto che raccoglie voci e protagonisti fondamentali della cultura.
Attraverso le interessanti indicazioni presenti nell'Enciclopedia, potremo conoscere alcune voci letterarie interessanti: tra le molte presenti, ritengo possa essere costruttivo dedicare i prossimi Circoli di Lettura a figure di donne africane, testimoni importanti di leggi e maltrattamenti razziali.

La prima protagonista del nostro percorso è: Nadine Gordimer, insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1991, con il suo romanzo L'aggancio, edito da Feltrinelli al costo di 8 euro.

Quarta di copertina:
L'incontro casuale in un garage di Cape Town tra una ricca ragazza bianca e un giovane arabo, colto ma povero, mette in moto una serie di eventi inimmaginabili. Abdu, l'uomo del garage, si chiama in verità Ibrahim ibn Musa. È immigrato illegalmente in Sudafrica da un misero paese africano con una laurea in economia. La ragazza è Julie Summers, insofferente al proprio ambiente privilegiato ma culturalmente ristretto. La loro relazione è sostenuta all'inizio da una forte attrazione sessuale che è quasi l'unico linguaggio comune tra due mondi assolutamente diversi. Ma la loro storia si rafforza al punto che, quando le autorità obbligano Ibrahim a tornare nel suo paese, Julie sorprende la famiglia, gli amici e soprattutto se stessa decidendo di seguirlo come moglie. In una piccola città sommersa dalla polvere e circondata dal deserto, Julie lotta per essere accettata dalla sua nuova famiglia mussulmana. Ibrahim, intanto, continua a lottare per emigrare ancora, verso gli Stati Uniti. Quando finalmente arriva il momento della partenza, la scelta di Julie sarà ancora una volta sorprendente: decide infatti di restare. Con questo romanzo, Nadine Gordimer indaga le ragioni dell'amore, esplora l'incontro tra culture diverse e racconta la condizione dei disperati, privati di ogni certezza.



Appuntamento tra un mese: 27 dicembre, dalle 21.00 qui sul blog (sarà possibile postare commenti e riflessioni nel post dedicato)!

mercoledì 20 novembre 2013

L'anno di vento e sabbia

Buonasera cari lettori,

oggi dedico questo post a un libro recentemente acquistato che merita di essere notato - e anche un pochino criticato -. Il libro in questione è: L'anno di vento e sabbia di Roberto Delogu. Libro trovato tra gli scaffali di una libreria speciale, ricca di chicche letterarie e novità interessanti.
La copertina e la bandella mi avevano incuriosita assai...


Scheda tecnica: edito dalle edizioni Hacca nel 2013 al costo di 14 euro, il romanzo si snoda per 157 pagine e incentra la trama intorno alle vicende di un ragazzino undicenne che, nel 1981, sperimenta il dolore della separazione dei genitori e vive per un intero anno, insieme al padre, in una cabina su una spiaggia della Sardegna. La vita del protagonista si intreccia allora con personaggi stravaganti e con minacciose notizie di cronaca che provengono dal Continente...

La trama del romanzo tenta di raccontare una storia dove elementi quotidiani e famigliari si intrecciano con eventi di rilevanza storica - il fenomeno delle Brigate Rosse negli anni Ottanta - mirando a rendere credibile la materia narrata. Lo scrittore non sempre riesce a dare spessore a quanto narra. Pur essendo dotato di una buona capacità descrittiva e inserendo, all'interno del romanzo, alcuni slanci poetici molto ben riusciti, Delogu non appare, talvolta, sufficientemente consapevole dell'intreccio con cui ha a che fare.
Il libro è comunque piacevole, la lettura è gradevole e non particolarmente impegnativa.
Il protagonista, Gigi, descrive il suo anno "di vento e sabbia" trascorso con il padre, professore di latino e greco disperato per la perdita della moglie, con termini non drammatici ma con tonalità malinconiche e romanticamente evocative di un periodo importante di transizione.
Sullo sfondo degli attentati brigatisti e delle conseguenti repressioni della polizia, le complesse vicende sentimentali del padre di Gigi, fondamentalmente un debole ma dal cuore enorme, e della madre, un'artista fallita e viziata in cerca di emozioni sul Continente, costituiscono il nerbo della narrazione.
Oltre alla famiglia di Gigi, altri personaggi vengono introdotti dallo scrittore e inseriscono note di colore e vivacità alla narrazione: sono i classici - più o meno - avventori di un bar, capeggiati dal proprietario, sorta di analista e confessore, che riproducono momenti di vita pulsante e palpitante dell'isola.
Una lettura gradevole, che delude un pochino le aspettative che copertina e bandella avevano creato, ma che, nel complesso, è promossa.

"..ma c'è anche un vento silenzioso, magnetica, che attrae. Forse è sempre lo stesso che, così come allontana le cose più leggere, ti spinge verso quelle più pesanti. E tu non lo senti, perchè quando vai con lui, quando ti lasci trasportare, non ti trapassa i capelli scarmigliandoli, nè ti gonfia i vestiti e neanche ti rinfresca seccandoti, alla lunga, la pelle. Se non ti accorgi del paesaggio che ti scorre attorno diresti che non c'è, che sei fermo."

Voto: 2 stelline
Buone letture!

martedì 12 novembre 2013

Pisa Book Festival, 15-17 novembre

Cari lettori del Club,

oggi vi segnalo una importante iniziativa dedicata alla letteratura e, in particolare, agli editori indipendenti: il Pisa Book Festival, in programma dal 15 al 17 novembre nella città toscana.
Quest’anno il Pisa Book Festival giunge alla undicesima edizione, e si conferma come un’iniziativa di grande vivacità e di riconosciuta attualità.
Il Festival nasce nel 2003 da un’idea di Lucia della Porta con l’obiettivo di valorizzare gli editori indipendenti italiani e di promuovere il libro e la cultura come importante fattore di crescita economica ed anche di attrazione turistica.Oggi è il Festival è la terza manifestazione nazionale libraria, dopo il Salone del Libro di Torino e la fiera Più Libri Più Liberi di Roma. Fondamentale - e noi del Club lo sappiamo molto bene - l'apporto e l'arricchimento che le piccole case editrici indipendenti introducono nel panorama librario italiano.
Ulteriore nota caratteristica del Festival è costituita dalla presenza di seminari per gli operatori del settore, di convegni sui grandi temi d’attualità e di incontri con gli autori del momento (per l’edizione 2013 è previsto un totale di 200 eventi ed incontri nei tre giorni della fiera). Per questa edizione il Paese Ospite straniero sarà la Germania.In linea con il crescente successo dell’iniziativa si pongono infine le due novità di questa undicesima edizione: la presenza di alcune grandi case editrici che presenteranno in anteprima nazionale a Pisa, con la partecipazione dei relativi autori, i nuovi libri della prossima stagione invernale; il maggior coinvolgimento della città nelle due settimane precedenti il festival, con l’organizzazione di eventi e presentazioni di libri nelle principali librerie della città.


Tutti a Pisa, deh!

venerdì 8 novembre 2013

Almanacco illustrato dei giochi da tavolo – La grande guida ai giochi da tavolo

Cari amici ludici,

torna la nostra sezione dedicata ai libri che ci introducono nel mondo dei giochi in scatola, in collaborazione con la ludoteca itinerante Imprevisti e Probabilità di Muggiò. Continuano i loro venerdì ludici a cui vi consiglio di partecipare se avete voglia di trascorrere una piacevole serata in compagnia di numerosi giochi in scatola!

Il libro di oggi è: Almanacco illustrato dei giochi da tavolo – La grande guida ai giochi da tavolo a cura di Alex Bertani, 400 pagine a colori, costo 19,90 €, edito da Panini.




Dal Risiko al Monopoli, dal Trivial al Cluedo, da Pictionary a Taboo; tutti i più conosciuti giochi da tavolo raccontati e descritti in ricche schede a colori contenenti caratteristiche, regolamenti, strategie di gioco e i preziosissimi consigli e le valutazioni dei giocatori esperti.
E a fianco dei giochi a cui tutti abbiamo giocato almeno una volta, ecco Puerto Rico, I Coloni di Catan, Carcassone, Diplomacy e tanti altri meno conosciuti al grande pubblico, ma non per questo meno divertimenti e innovativi, spesso vincitori di premi e riconoscimenti.
Un’opera enciclopedica vasta e complessa di oltre 400 pagine, un utilissimo manuale per migliorare le propria conoscenza dei giochi da tavolo, ma anche la prima ed indispensabile guida all’acquisto dei vostri prossimi giochi.
Dalla autorevolezza degli storici Almanacchi Panini e dalla collaborazione di Pan Distribuzione e dell’Associazione Ludica “La tana dei Goblin” un esordio d’eccezione per un volume che appena uscito è già un imperdibile classico!
Buon divertimento :)

giovedì 7 novembre 2013

Piccolo mondo antico

Cari amici lettori,
come state? Spero che l'autunno vi stia portando tanti bei momenti letterari... 
Oggi voglio parlarvi di un autore e di un libro che, almeno una volta nella vita, va letto: Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro. 
Mi rendo conto che possa sembrare una scelta "fuori moda" ma avevo voglia di curiosare nel mondo di questo autore, soprattutto dopo aver trascorso un meraviglioso w-e vicentino, patria natale dello scrittore.


Scheda tecnica: numerosissime le edizioni di questa opera, tra cui quella che vi propongo io, ossia una edizione del 1982 della De Agostini (che ho comprato spulciando in un mercatino del libro usato). Scritto nel 1895 da Fogazzaro, è considerata l'opera più importante tra i romanzi da lui composti.
Romanzo che ha ricevuto moltissimi plausi, sia dalla critica sia dal pubblico e che è stato persino riadattato per uno sceneggiato televisivo.

Ambientato in un piccolo paese della Valsolda, in provincia di Como, il romanzo trae forza dalla continua presenza della Storia nell'ordito della vicenda. I fatti narrati, infatti, presentano come importante retroscena la seconda metà dell'Ottocento, in particolare gli anni che vanno dal 1850 (poco dopo i famosi moti del 1848) fino al 1859 con l'approssimarsi della seconda guerra di indipendenza che si concluderà, poco dopo, con l'Unità d'Italia. Eventi macroscopici legati alle sorti di un'intera nazione - in procinto di nascere - si fondono quindi con le vicende dei protagonisti e degli abitanti del nostro piccolo mondo antico.
Lo scrittore descrive la forza e la passione dell'amore tra i due protagonisti, Franco e Luisa, che decidono di sposarsi nonostante le minacce della nonna di lui, la Marchesa Orsola Maironi, e di trasferirsi in una modesta dimora sostenuti e sostentati dal generoso zio di Luisa, Piero.
Le vite dei due protagonisti si intrecciano con numerosi altri personaggi che il Fogazzaro introduce magistralmente e che ci regalano un fermo immagine meraviglioso di un popolo e di una zona che l'autore conosceva molto bene - vi aveva trascorso molti anni di vita - e che amava intensamente.
Gli slanci passionali di Franco e la brillante intelligenza di Luisa condurranno i due giovani a numerosi scontri e a intensi confronti, riconciliati dall'amore per la loro adorata figlioletta Maria.
Dalle guardie austriache ai tentativi di fuga in Piemonte, dalla passione tra un professore e una giovane amica di Luisa alle invidie e maldicenze paesane, dai maneggi della piccola nobiltà locale agli slanci patriottici di un gruppo di giovani.... questi alcuni degli elementi che hanno reso grande questo romanzo.
Fogazzaro dimostra non solo di conoscere a fondo la materia di cui parla ma, soprattutto, di essere in grado di scandagliare profondamente l'animo umano e saperne cogliere infinite sfumature, che ci restituisce attraverso una felice scrittura.
Consiglio a tutti di leggere questo romanzo, le edizioni economiche non mancano!
Non ve ne pentirete :)

Voto: 5 stelline

sabato 26 ottobre 2013

Trambusto Bomba

Buongiorno miei cari lettori,

come procedono le vostre letture autunnali? Avete trovato qualche buon libro da leggere?
Non dimenticatevi di condividere le vostre opinioni e i vostri suggerimenti in questo blog dedicato interamente al mondo dei libri e della letteratura ;)
Oggi vi propongo una lettura interessante, che merita di essere scoperta da noi del "Club": Trambusto Bomba di Marco Anello.


Scheda tecnica: edito nel 2013 da una piccolissima casa editrice pavese, la O.M.P. (Officina Multimediale Pavese), a 7 euro (con regime di copyleft), è l'opera prima di un giovanissimo scrittore che esordisce con una serie di racconti che offrono scorci interessanti sulla natura umana.

L'autore, Marco Anello, classe 1984, siciliano emigrato a Torino, presenta in 113 pagine una decina di racconti brevi attraverso cui ci offre delle immagini e dei ritratti interessanti.
Undici, in totale, le storie narrate, che spaziano generi letterari e tinte ben diverse le una dalle altre, dimostrando l'abilità dello scrittore di cimentarsi ora nella storia d'amore drammatica, ora nel giallo, ora nel registro tragico, ora nel comico.
Ben riusciti, a mio avviso, i racconti dove prevale l'ironia e il sarcasmo nei confronti della natura umana e delle sue piccolezze e storpiature. L'autore dimostra la sua bravura soprattutto nel racconto "Otto di spade" dove descrive una realtà certamente a lui nota, quella di in un paesino siciliano, e da cui traspare l'affetto e l'ironia con cui osserva i paesani e le loro piccole rivalità.
Nonostante la giovane età, Anello dimostra di possedere una buona capacità di scrittura e uno sguardo interessante e attento. Migliori, lo ripetiamo, le scene dove prevale la vena ironica e sarcastica mentre minor successo hanno i racconti con un registro drammatico, forse eccessivo.
In generale, un autore da non dimenticare, che promette di regalarci nuovi e interessanti scenari... magari con un romanzo?
Buona lettura :)

voto: 3 stelline


lunedì 7 ottobre 2013

Vietnam Soul

Buonasera,

oggi dedichiamo la nostra attenzione a un autore vietnamita, che ci ha aperto lo sguardo su una letteratura poco conosciuta ma assai interessante: Vietnam Soul di Nguyên Huy Thiêp.


Autore: Nguyên Huy Thiêp è considerato il più significativo scrittore vietnamita contemporaneo.Nato nel 1950 in un villaggio alla periferia di Hanoi, frequenta le scuole cattoliche sebbene di madre buddista e nonno confuciano. Laureato in Storia all’Università di Hanoi, fino al 1980 insegna nelle scuole della regione montagnosa al confine con il Laos. Rientrato ad Hanoi fa l’illustratore di testi scolastici per il Ministero dell’Educazione sino al 1986, quando inizia a pubblicare i suoi racconti. I suoi scritti provocano scandalo, gli editori lo rifiutano, il potere politico lo isola. Oggi è riconosciuto in patria e tradotto con successo in altri paesi.

Scheda tecnica: pubblicato da O barra O Edizioni al prezzo di 18 euro, Vietnam Soul riunisce tutti i racconti del celebre scrittore vietnamita contemporaneo Thiêp, Premio Nonino 2008. Attraverso questa raccolta il lettore è trasportato nell'atmosfera e nella realtà quotidiana di un paese che appare lontano ma che colpisce fortemente l'immaginario grazie alle meravigliose parole dell'autore.


"Per l'uomo la solitudine è il mezzo più economico e innocuo per crearsi l'illusione della libertà".

Voto: 4 stelline.
Che ne pensate? Avete letto il libro? :)

lunedì 9 settembre 2013

Il labirinto dei giochi perduti

Buongiorno amici ludici,

riprende la nostra sezione dedicata a libri che trattano l'argomento dei giochi in scatola. Questa sezione è stata creata in concomitanza con un progetto di Ludoteca Itinerante: la pagina fb Imprevisti&Probabilità, che vi invito a guardare, vi offre tutte le informazioni e le news relative agli eventi. Sta per partire la stagione ludica autunnale, la cui prima tappa sarà venerdì 13 settembre dalle 20.30, nel comune di Muggiò... che aspettate???
Vi ricordo, inoltre, il nostro prossimo Circolo di lettura fissato il 5 ottobre dalle 21.

Il libro di oggi è: Il labirinto dei giochi perduti di Ezio Zanini, edito da Il cerchio al prezzo di 20 euro, pp. 172.




Un libro che parli dei giochi nella storia in modo esaustivo, non può esistere.
Basta infatti pensare ai molteplici concetti che il termine “GIOCO” assume oggi, per intuire quanto più complesso sia descrivere i diversi significati che esso poteva avere in epoca romana o, ancor prima, ai tempi di massimo sviluppo di una civiltà scomparsa da secoli. 
“Il labirinto dei giochi perduti” fa sua questa consapevolezza tentando di indagare i mondi “altri” che si celano dietro le differenti forme di gioco che nei tempi si sono succedute.
Alle testimonianze storiche (reperti e documenti che descrivono regole e strumenti di gioco) vengono affiancate nozioni di logica, storia della matematica o leggende, saghe e miti nel tentativo di ricostruire il mosaico degli ipotetici mondi immaginari (o concettuali) dai quali i giochi possono aver tratto spunto, origine e linfa vitale.
Il gioco e ciò che sta dietro al gioco divengono, quindi, specchio di stili di vita e quotidianità, riti sociali o religiosi, così come la rassegna di regole (che restano perfettamente godibili e fruibili) diviene pretesto per porre l’accento su valori e credenze di epoche passate.
Il libro rientra nell’ambito della manualistica: un supporto leggero ed un pretesto per provare forme di svago nuove: non ha la pesantezza di un testo troppo impegnativo, ma propone spunti stuzzicanti per chi avesse voglia di approfondire in proprio alcuni degli argomenti trattati.
Il testo si sviluppa come un labirinto (da cui il titolo) in cui il lettore può perdersi (o ritrovarsi), ma soprattutto che può percorrere in toto o decidere di visitare in parte, a seconda della propria curiosità, decidendo di saltare, senza menomazioni “dolorose”, gli argomenti che trova più ostici (Matematica? Storia? Letteratura?).
L’esposizione, come un filo d’Arianna, ricompone un antico mosaico lasciato incompleto senza mai portarlo a compimento. Quanto scritto lascia indizi: causa domande più che fornire risposte. Spetta all’homo ludens compiere quel gesto che chiude, infine, il cerchio lasciato aperto… iniziando a giocare!

Buona lettura e buon divertimento :)

giovedì 5 settembre 2013

Vietnam Soul - prossima lettura del Circolo

Buongiorno,

è tempo di riprendere il nostro appuntamento mensile con il circolo di lettura!
Girovagando per biblioteche capita spesso di imbattersi in autori sconosciuti o in copertine accattivanti che colpiscono la nostra attenzione e che poi portiamo a casa pieni di aspettative e voglia di immergerci nelle pagine.
Spero che il frutto del mio girovagare odierno sia all'altezza delle aspettative: Vietnam Soul di Nguyên Huy Thiêp, pubblicato da O barra O Edizioni nel 2013, costo 18 euro, pp. 352.

Appuntamento per discutere del libro il 7 ottobre dalle 21 qui sul blog (connettetevi e commentate il post che sarà pubblicato) ;)

Quarta di copertina
Questa edizione riunisce tutti i racconti del celebre scrittore vietnamita contemporaneo Nguyên Huy Thiêp, Premio Nonino 2008. Spesso paragonato a Checov, Thiêp ritrae il mondo corale dei villaggi del Vietnam riuscendo a cogliere con pochi tratti l'essenza delle cose. Gli eventi del quotidiano fanno da trama alla fine osservazione di caratteri, credenze, trasformazioni che contraddistinguono le zone del paese lontane dai grandi centri cittadini. Con uno stile antiretorico e conciso, l'autore fa emergere una realtà cangiante, la straordinarietà e l'insensatezza della vita, l'ironia e la forza del suo popolo. Senza tuttavia risparmiare una critica sociale e politica al suo paese, come nel celebre racconto Il generale in pensione, in cui il potere percepì il pericoloso stravolgimento dei gloriosi ideali rivoluzionari e i giovani colsero l'audacia di uno spirito libero.
La raccolta è accompagnata dagli scritti di Claudio Magris e Franco La Cecla e dal discorso tenuto dall'autore in occasione della consegna del Premio Nonino.



Appuntamento al 5 ottobre!!!

mercoledì 4 settembre 2013

Festivaletteratura di Mantova

Buongiorno cari lettori del Club,

quanti di voi in questi giorni hanno deciso di andare a Mantova al tanto atteso Festival della Letteratura?
Prende avvio oggi e continua fino a domenica questa importante manifestazione, snodo fondamentale di incontro e letture per tutti gli appassionati del libro ormai dal 1997.
Incontri con autori, rappresentazioni teatrali, arte, cultura... passione.
Questi gli ingredienti di un Festival che ha il pregio di riuscire a radunare una folla sempre copiosa e partecipe, attirata non solo dai grandi nomi - anche quest'anno molti e importanti gli ospiti (da Lella Costa a Paolo Rumiz a David Grossman) ma ricco l'elenco di autori e scrittori meno conosciuti eppur ugualmente interessanti. Attenzione anche agli autori emergenti e alle nuove tecnologia 2.0 (alcuni incontri verranno trasmessi in diretta streaming... evvai!).
La città di Mantova ospita con la sua bellissima cornice la manifestazione, che ha il pregio di essere localizzata in piazze, spazi, teatri e aree suggestive e particolarmente adatte allo spirito comunicativo e condivisivo che anima il Festival.
Fortunato chi riuscirà ad andare - ahimè io quest'anno non posso - e chi potrà godere dell'attività che amiamo più al mondo: leggere e conoscere.
Buone letture... e buone gite :)




lunedì 2 settembre 2013

La casa della moschea

Buonasera!
Come state? Le vacanze, ahimè, sono finite e settembre ci ricorda che dobbiamo nuovamente pensare agli impegni e ai doveri.. per fortuna ci sono i libri a farci compagnia :)
Oggi ho voglia di condividere con voi una delle mie letture estive che mi hanno particolarmente entusiasmata: La casa della moschea di Kader Abdolah.



Scheda tecnica: edito nel 2008 dalla casa editrice Iperborea, opera che ha reso amato a livello internazionale l'autore, l'iraniano Abdolah, affronta la delicata e intricata storia dell'Iran dal periodo dello sbarco sulla luna fino all'era post-Khomeini. In 472 pagine - al prezzo di 18.50 euro - l'autore ci accompagna attraverso le vicende di una normale famiglia islamica intrecciate con quelle della Storia.

Non sempre i libri, durante le vacanze estive (mare, sole, ombrellone), riescono a catturare la nostra attenzione al punto tale da costringerci a rimanere incollati alle pagine, indifferenti agli stimoli esterni. 
La casa della moschea è un dono meraviglioso che lo scrittore, iraniano ma esiliato in Olanda - l'olandese è la lingua con cui ha deciso di scrivere e comporre i suoi romanzi -  ha voluto regalare alla cultura europea. 
Il romanzo si snoda attraverso le vicende di una famiglia islamica moderata, custode della moschea del paese di Senjan e composta da membri molto influenti all'interno della società iraniana dell'epoca: il capo del bazar, creatore di meravigliosi e unici tappeti, e l'imam della moschea.
La Storia di questa nazione viene raccontata attraverso lo sguardo del protagonista, Aga Jan, saggio e facoltoso mercante, capo del bazar, dotato di un profondo sentimento religioso e di una grande saggezza. Attraverso i suoi occhi assistiamo ai piccoli e grandi drammi della sua famiglia: dalla morte del fratello al matrimonio della nipote con un uomo destinato a diventare il braccio destro di Khomeini, dalle piccole angosce familiari alla tragica e inaspettata morte del figlio.
Poetico l'eloquio utilizzato dallo scrittore, che inserisce riferimenti non solo alla poesia persiana ma anche a versetti del Corano, e ambienta i protagonisti in una realtà che conosce - e ama - profondamente.
Un libro che ha il pregio di costringere chi legge ad alzare lo sguardo e giudicare la cultura persiana con gli occhi di un moderato, con gli occhi di una persona che, in fondo, scopriamo avere profonde affinità con noi. Un libro che sottolinea l'importanza di conoscere e comprendere appieno una cultura prima di giudicarne - aprioristicamente-  le scelte e le azioni.

"C'era una volta una casa, una casa antica, che si chiamava 'la casa della moschea'. Era una grande casa con trentacinque stanze. Lì, per secoli, famiglie dello stesso sangue avevano vissuto al servizio della moschea."

voto: 4 stelline

sabato 10 agosto 2013

Repeak - Ball

Buongiorno cari lettori,

vi scrivo un post prima delle vacanze estive per augurarvi tanto divertimento e tante letture e segnalarvi una interessante novità, da pochissimo disponibile in versione eBook: Repeak - Ball di Marina Cappelli.



Scheda tecnica: disponibile in versione eBook al prezzo di 3.49 euro, pubblicato da Youcanprint, si tratta di un romanzo per ragazzi interamente dedicato alle gioie e dolori di un gruppo di adolescenti fiorentini amanti di uno sport strabiliante: il Repeak - Ball (frutto dell'invenzione e della fantasia di due ragazzi romani).

Ammetto di essere personalmente affezionata a questo libro che ho visto nascere molti molti anni fa, in un periodo lontano lontano. Alcuni personaggi indicati durante la narrazione sono stati ispirati da persone reali, che conosco e che ho avuto la fortuna di apprezzare e incontrare sulla mia strada.
Ritengo sia molto efficace la scelta di utilizzare un gioco di pura invenzione - ma decisamente credibile nella sua strutturazione e nelle regole, al punto da venir realmente giocato dai creatori stessi - come grande protagonista della narrazione. Il Repeak - Ball, sport di strada che si gioca con una palla e quattro giocatori contrapposti l'uno all'altro in un campo qualsiasi, svetta potente nel corso della trama creando forti legami di unione tra i personaggi che percorrono le pagine, i quali soffrono, vivono e gioiscono grazie al forte potere legante di questa attività.
Piacevole la lettura di questo romanzo, chiaramente indirizzato a un pubblico di giovani e adolescenti, che cerca di scavare nelle vite quotidiane di un normale gruppo di ragazzi tra i sedici e i diciassette anni, alle prese con problemi di cuore e rapporti conflittuali coi genitori, con ansie, paure e fortissime amicizie.
Sullo sfondo una Firenze dominata da chiari e scuri, dove si staglia il profilo della mafia cinese e delle miserie di alcuni quartieri abbandonati a se stessi, che irrompono nella narrazione con forza e prepotenza provocando colpi di scena e scenari forse un pochino troppo dirompenti.
La scrittrice, Marina, ha buone capacità di scrittura e riesce ad orchestrare, con uno stile fresco e fruibile, una storia credibile e appassionante, in grado di spingere il lettore a seguire con curiosità le avventure dei due protagonisti, Scilla e  Christian, fino allo scontro finale.
Per conoscere la scrittrice e il libro vi suggerisco la sua pagina facebook: Marina Cappelli-official page.

"Fondi la tua Passione con la mia. Lascia libera la tua Energia."


Buona estate a tutti voi!
A presto!!!

domenica 21 luglio 2013

Giocare ai tavolieri. Itinerari ludici nelle culture


Buongiorno!

torna il nostro appuntamento domenicale con i libri ludici, in collaborazione con la Ludoteca Itinerante Imprevisti & Probabilità del comune di Muggiò, che ha ieri proposta la Lenzuolata Ludica :)

Questa volta parliamo di: Giocare ai tavolieri. Itinerari ludici nelle culture di Antonio Di Pietro e Luciano Franceschi, edito dalle Edizioni Kaleidos, al prezzo di 15 euro, 210 pp.


È di indiscusso fascino la scoperta che la piacevole attività ludica possa avere radici profonde, forti, variegate, che dall’antichità arrivano ad alimentare l’armonia del gioco ai giorni nostri.
Giochi di tavoliere di popoli antichi e di grandi civiltà del passato, di oggi e di una manciata di decenni fa: sono le tappe che il testo di Antonio Di Pietro e Luciano Franceschi si propone di percorrere, sono le mosse del viaggio, dell’avventura ludica tessuta tra le pagine su cui prendono forma modi differenti e meravigliosi di giocare.
“Giocare ai tavolieri - itinerari ludici nelle culture”è anche un motivo in più per provare a costruire da sé i tavolieri su cui si svolgerà il gioco, per dare spazio alla creatività, alla volontà di creare con le proprie mani.
Le righe di questo libro raccontano di una partita cominciata, citando solo alcune tappe a cui se ne aggiungono altre, agli albori della civiltà, passando dall’Antico Egitto alla Mesopotamia, dall’Antica Roma all’Età dei Lumi per approdare ai giorni nostri con uno slancio che percorre altre epoche, altri antichi popoli di Asia, Africa e America.
Il libro è stato costruito ponendo in risalto un’ulteriore classificazione che parte dai giochi di percorso e da quelli di strategia appartenenti all’età antica, per poi seguire una strada che corre tra gli anni mille e si avvicina a noi, mettendo in luce i giochi in scatola e innovativi.
Antonio Di Pietro e Luciano Franceschi ci accompagnano attraverso un percorso di esplorazione suggestivo e denso di ludicità, di fascino, di volontà di fare da sé i propri giochi e di scoprire...quale sarà la prossima mossa!

Buon divertimento :)

sabato 20 luglio 2013

Ulisse da Baghdad

Buongiorno miei cari lettori,

oggi vi propongo un libro di un autore che avevamo già affrontato durante un passato Circolo di lettura e che si era rivelato una bella scoperta.
Ho corteggiato la copertina del libro per un'intera giornata, limitandomi a fissare questo oggetto così straordinario senza osare aprire le pagine. Straordinaria l'emozione che si prova quando si inizia un nuovo libro, impossibile sapere come procederà la relazione e quali sviluppi e conseguenze avrà nella nostra vita.
Il titolo del libro è Ulisse da Baghdad dello scrittore Eric-Emmanuel Schmitt.


Scheda tecnica: pubblicato dalle Edizioni E/O nel 2010, al prezzo di 17 euro, è opera dello scrittore francese Eric-Emmanuel Schmitt, nato nel 1960 a Sainte-Foy-lès-Lyon, drammaturgo e scrittore di successo, noto soprattutto per la sua attività di drammaturgo, che gli ha procurato i Premi Molière (Rivelazione Teatrale, Miglior autore, Miglior spettacolo di teatro privato) oltre che numerose trasposizioni teatrali, anche in Italia. Tema del romanzo è il viaggio di un ragazzo iracheno che scappa dal suo paese alla ricerca di felicità in Inghilterra.

Romanzo godibilissimo e fluido, scritto con maestria da un autore che ha palesemente affinità con il mondo della drammaturgia e che riesce a dare un ritmo incalzante alla narrazione. 
La trama è orchestrata con intelligenza, senza mai - o quasi - cadere in patetismi o eccessi. L'autore sembra conoscere discretamente la materia narrata e accompagna il lettore attraverso alcune fondamentali fase della storia dell'Iraq durante la tirannide di Saddam Hussein e le tragiche conseguenza dei conflitti con gli USA.
Attraverso la narrazione in prima persona, è facile seguire con trepidazione le vicende della famiglia del protagonista, Saad Saad, che si innamora, lotta e soffre per il suo paese ma decide poi di rinnegare le sue origini e fuggire dalle tragedie e dai lutti che ha vissuto.
Novello Ulisse - molto piacevoli i riferimenti all'interno del libro al poema omerico, riferimenti mai pedanti o pretenziosi ma sempre molto calzanti al contesto - viaggia attraverso l'Egitto, l'Italia, la Francia (l'arrivo in terra francese è dipinto con tinte un po' troppo entusiaste, si capisce quanto l'autore apprezzi il suo paese però disturba un pochino la lettura) fino ad arrivare alla partenza per l'Inghilterra.
Durante la traversata, costellata di incontri e avventure, sempre presente il ricordo dell'amore perduto, Leila, che forse perduto non sarà mai...
Bravo Schmitt a tratteggiare i personaggi con spessore, molto gradevole il suo stile e la narrazione. Un libro da leggere in pochi giorni, che concentra totalmente la tua attenzione e che non delude.

"Lo scopo del viaggio è posare a terra le valigie e affermare: è qui. Io posso farlo, posso dire: mi fermo, sono arrivato."

voto: 4 stelline

domenica 7 luglio 2013

La psicologia del giocatore di scacchi

Buona domenica cari lettori,

come procedono le vostre letture? Io mi sono lasciata alle spalle la La vampa d'agosto e ho tanti altri libri ad attendermi : D
Oggi continua il nostro appuntamento (che ho fissato a cadenza bisettimanale, la domenica) con i libri ludici.
Vi ricordo che questa sezione si inserisce all'interno di un meraviglioso progetto organizzato nel comune di Muggiò (la ludoteca itinerante Imprevisti & Probabilità) che intende diffondere la cultura del gioco in scatola attraverso l'organizzazione di serate o pomeriggi ludici. Il prossimo appuntamento - piccola anticipazione in esclusiva per il Club - sarà il 20 luglio! Segnatelo in agenda!

Il libro di oggi è: La psicologia del giocatore di scacchi di Reuben Fine, edito da Adelphi, 184 pp. al costo di 12 euro.

Al di là delle spiegazioni più immediate (denaro e fama), questo libro ricerca le motivazioni segrete che hanno indotto uomini dai talenti più diversi a dedicare al gioco uno smisurato spazio mentale e pratico. L’autore non offre soltanto una psicoanalisi degli scacchi, ma ripercorre la vita dei campioni del mondo e i loro conflitti: da Morphy, che si ritirò dal gioco all’età di ventidue anni per soccombere poi gradualmente a una nevrosi, a Steinitz, che in stati allucinatori giocava con Dio, concedendogli il vantaggio di un pedone e della prima mossa, da Alechin, «il sadico del mondo scacchistico», a Fischer, un genio dalle reazioni spesso incomprensibili. Il gioco degli scacchi, che incanala, e nello stesso tempo esaspera, un’aggressività implacabile, appare infatti destinato a sviluppare fantasie di onnipotenza. Non mancano però, nel libro di Fine, anche gli «anti-eroi», che cercano di resistervi: né stupisce la difficoltà della loro lotta, ove si pensi che la teoria del gioco coinvolge anche l’ideologia, tanto che si è parlato di stile capitalistico e di Scuola Sovietica, di stile individualistico e di paura del deviazionismo. L’americano Reuben Fine, che è stato tra i massimi scacchisti intorno agli anni Quaranta e ha scritto libri fondamentali sulla teoria del gioco, esercita da decenni l’attività di psicoanalista e in tale veste incontrò Fischer adolescente, come racconta in queste pagine. La psicologia del giocatore di scacchi è apparso per la prima volta nel 1956, mentre i saggi su Bobby Fischer e Boris Spassky risalgono al 1973.

Buona lettura e buon gioco :)

venerdì 5 luglio 2013

La vampa d'agosto

Buonasera,

rinnoviamo l'appuntamento con il circolo di lettura con un libro, secondo me, molto adatto alla stagione: La vampa d'agosto, di Andrea Camilleri.

Autore: nato nel 1925 a Porto Empedocle (Agrigento), Camilleri è un intellettuale poliedrico i cui interessi spaziano dal cinema alla letteratura e alla politica. Alternando la sua brillante carriera tra il ruolo di sceneggiatore, scrittore, poeta, intellettuale e politico, raggiunge l'apice del successo nel 1994 (La forma dell'acqua) con la fortunatissima serie di romanzi dedicati al commissario Montalbano.

Scheda tecnica: pubblicato da Sellerio nel 2006 al costo di 11 euro, La vampa d'agosto è il decimo romanzo dedicato alle vicende del commissario Montalbano. In 271 pagine si dipanano le indagini del commissario, impegnato a scoprire il responsabile di un efferato delitto consumatosi in una villetta isolata. Nonostante la vampa estiva non conceda tregua al nostro protagonista, che viene ammaliato dal fascino di una giovane ragazza, il ritmo della narrazione è incalzante e accompagna il lettore attraverso le pagine, fino alla scoperta della verità.




"La lurdìa, pinsò il commissario, oramà è il signo certo che in un dato posto c'è passato l'omo: dicino infatti che l'Everest è un munnizzaro e che perfino la spazio è addiventato una discarrica.
Tra decimila anni l'unica prova che supra la terra c'è stato l'omo sarà data dalla scoperta dei grannissimi cimiteri di automobili rottamate, il monumento superstite di una civiltà (?) che fu."

Voto: 3.5 stelline
Commenti...commenti... commenti... che pensate del libro?? :)

sabato 29 giugno 2013

Luce d'estate ed è subito notte

Buongiorno!!

Vi ricordo in primo luogo l'appuntamento il 5 luglio con il Circolo di lettura dedicato a La vampa d'agosto! 
Oggi invece voglio parlarvi di una delle mie recenti letture: Luce d'estate ed è subito notte di Jón Kalman Stefánsson. Devo ammetterlo, sono semplicemente entusiasta di questo libro che è, senza dubbio, uno dei libri più belli che abbia letto negli ultimi anni. Profondo, poetico, divertente, commovente. Non leggerlo sarebbe come privarvi della possibilità di trovare le parole che molti scrittori inseguono, senza riuscirci, e che Stefansson, islandese, ci porge con una naturalezza e semplicità al di fuori del comune.
Questo, è un libro da leggere. Uno di quei libri che si posano sullo scaffale della libreria tra i cimeli preziosi.


Scheda tecnica: appena pubblicato da Iperborea, opera dello scrittore islandese Jón Kalman Stefánsson, che ha vinto il Premio Islandese per la Letteratura grazie a questo libro, condensa in 304 pagine il racconto delle vicende di un paesino islandese di quattrocento anime. Composto prima della Trilogia (di cui sono stati pubblicati in Italia i primi due libri Paradiso e Inferno e La tristezza degli angeli), è ambientato nella fredda e inospitale Islanda e si presenta come un racconto corale, in cui vengono tratteggiate le storie degli abitanti di un paesino, i loro amori, i loro problemi, le loro occupazioni. Costo: 16 euro.

Quando un poeta decide di scrivere in prosa il risultato che ne consegue è travolgente: pura magia. Le pagine scorrono veloci, impossibile smettere di leggere. Un piccolo paesino, abitato da pochissime persone, sperduto nella campagna islandese, si anima e ci regala un affresco meravigliosi di vite umane. Abbiamo parlato di romanzo corale proprio perché la voce di uno lascia spazio alla voce dell'altro, perché le vite dei personaggi sono intimamente legate le une alle altre ed inevitabile è il movimento fluttuante che ci accompagna da una abitazione all'altra.
Stefansson ha il dono della scrittura. Riesce a dipingere immagini con le parole, riesce a creare situazioni divertenti o commoventi, riesce a descrivere l'amore e la morte, i dolori e le gioie degli esseri umani senza inabissarsi mai nella laguna della banalità e mediocrità ma portando il lettore in una sfera emotiva superiore.
Moltissimi i personaggi tratteggiati con maestria, dal direttore del Maglificio che sogna in latino e abbandona la sua attività lavorativa per dedicarsi allo studio degli astri, al camionista che adora il suo lavoro e la moglie, a Benedikt che vola a Londra e lì capisce che il mondo non avrebbe senso senza di Lei, la postina che intrufola le sue mani come un segugio tra i pacchetti postali, la moglie tradita che incendia la casa e minaccia con un fucile il proprio consorte...
Ancora più numerose le immagini che Stefansson descrive con una maestria straordinaria, come "le dieci mani" di cinque donne che hanno perso il lavoro e che assumono le sembianze mitiche di un unico essere umano.
Per amare questo libro dovete leggerlo, le mie parole non potranno mai spiegare a fondo la magia che le frasi di Stefansson creano tra le pagine.
Vi regalo una citazione dal libro e attendo con ansia tutti i vostri futuri commenti.

"E' davvero bellissimo qui, adesso, aveva continuato lui, non era più riuscito a trattenersi, stava davanti alla finestra della cucina perchè il cavo del telefono era abbastanza lungo, la porta spalancata perchè la notte potesse entrare incontrastata, ho la porta aperta, aveva spiegato, vorrei quasi scoperchiare il tetto della casa, a chi può venire in mente di mettere il tetto alle case quando la notte è... così, aveva detto disegnando una curva con la mano destra, e il gesto gli era sembrato tanto convincente e ne era così soddisfatto che lo aveva ripetuto. Peccato che Lòa non fosse lì, c'era solo la sua voce..."

voto:5 stelline :)

domenica 23 giugno 2013

Libri ludici

Buonasera,

concludiamo il w-e con una nuova rubrica interamente creata per il mondo dei libri dedicati ai giochi in scatola!
Questa nuova rubrica prende vita in concomitanza con la creazione di una ludoteca itinerante Imprevisti & Probabilità che è stata da poco inaugurata e che il nostro Club intende sostenere e promuovere.
Quale modo migliore di ricordarci il valore del gioco che attraverso il suggerimento di libri da leggere, o da sfogliare, in preparazione delle serate ludiche organizzate dalla nostra ludoteca preferita??

Il primo libro con cui intendo avviare questa sezione è Il dizionario dei giochi da tavolo di Enrico De Luca, edito da Libellula Edizioni, 416 pagine, 25 euro. 

Strumento fondamentale per chi intenda accostarsi ai giochi da tavola e conoscere questa intricatissima realtà e per tutti gli appassionati che vogliano approfondire alcuni aspetti.
Nuovissima edizione del primo e unico Dizionario dei giochi da tavolo in Italia che vuole essere uno strumento di consultazione sia per l’appassionato giocatore che per il collezionista o per chi, semplicemente, desiderasse sapere qualcosa di più su questo affascinante e variegato mondo. Centinaia e centinaia di titoli ispirati anche a film, telefilm, cartoni animati, quiz e trasmissioni del piccolo schermo, romanzi, fumetti, etc. dei quali vengono segnalati: grado di rarità, valutazione economica, casa editrice, anno di distribuzione, autore, numero di giocatori, ambientazione, contenuto e molte altre utili informazioni. 
Nel dizionario sono recensiti oltre 2200 titoli di giochi da tavolo distribuiti fra il 1930 e i primi mesi del 2011 in Italia e all’estero, più di 580 autori e ben 277 case editrici.
Buon gioco :)

domenica 16 giugno 2013

Giugno: mese di eventi!

Buongiorno cari lettori,

come procedono le vostre letture? State leggendo il libro per il prossimo Circolo di lettura (il 5 luglio)?Giugno, si sa, è sempre un periodo molto prospero e ricco di festival ed eventi letterari disseminati per tutta la penisola. Eccone alcuni scelti appositamente per voi, che spero possano invogliare la nostra voglia di incontrarsi e confrontarsi - che è poi l'obiettivo e la finalità di questo blog - tra lettori.

Primo, importante appuntamento è Letterature, Festival Internazionale di Roma, giunto ormai alla XII edizione. Il Festival, che si svolge nella Basilica di Massenzio da martedì 11 giugno a mercoledì 3 luglio, affronta l'importante relazione tra letteratura e vita in modo diverso rispetto agli altri anni: il pubblico sarà invitato a una riflessione che trarrà spunti da esempi di vita concreti oltre che dall’ascolto di storie letterarie. Nel cinquantesimo anniversario dello straordinario discorso di Martin Luther King “I have a dream", il Festival di Massenzio rievoca l'importante momento storico con la richiesta agli scrittori di raccontare un sogno di umanità e di civiltà; per questo la lettura dei testi inediti degli scrittori invitati nelle 10 serate sarà preceduta dal racconto di storie italiane, esperienze, consolidate o di start up, soprattutto di giovani.

Ragusa invece ha ospitato durante questo w-e (14-16 giugno) il festival "A tutto Volume". La rassegna, diretta dal giornalista e scrittore Roberto Ippolito, autore di “Ignoranti” (Chiarelettere) e concepita dalla Fondazione degli archi, per il quarto anno consecutivo offre un programma all’insegna del pluralismo di generi, di voci e di editori. La manifestazione nasce con l’intento di creare un clima conviviale che favorisca le relazioni e lo scambio di opinioni e di pensieri. Molti gli appuntamenti e gli incontri disseminati in moltissimi luoghi della città, protagonista assoluta di questa manifestazione.

Questo w-e si può respirare aria di libri anche in Trentino all'interno del “Trentino Book Festival”, che nella cornice  di un lago nella Valsugana, a Caldonazzo, attraverso presentazioni, incontri con gli autori, reading e adattamenti teatrali, renderà protagoniste le “Storie”: non solo quella ufficiali, insegnate o maltrattate dai libri scolastici e con tutte le pieghe sconosciute che assume in una terra di confine, ma anche quelle quotidiane di vita vissuta e quelle mitiche che la letteratura ci consegna. La manifestazione vuole annullare l'indifferenza, ricostruire il desiderio di partecipare, di ascoltare e di rendersi parte attiva della realtà in cui ci troviamo a vivere.

A Genova il Festival di Poesia "A parole spalancate" inaugura oggi e prosegue fino al 23 giugno. Obiettivo della manifestazione è quello di stimolare il pensiero e sollecitare il cervello all'apertura attraverso il contributo di poeti e artisti che, durante incontri e reading, invieranno "impulsi" agli ascoltatori per sconfiggere indifferenza e apatia.

Questi alcuni esempi ma molti altri si potrebbero elencare.... voi avete partecipato a qualche manifestazione? Che ne pensate? A me, vien voglia di leggere ;)




mercoledì 5 giugno 2013

La vampa d'agosto

Buonasera lettori,

come state? Finalmente maggio ha lasciato posto al mese di giugno, che mi auguro possa regalarci qualche giornata di sole....
Quale modo migliore che evocare l'estate con questo libro di Camilleri: La vampa d'agosto!?!
Cimentiamoci con un autore molto conosciuto, con una fortunatissima trama - che ha raccolto il favore di moltissimo pubblico - e vediamo quali spunti e riflessioni ne conseguiranno :)
Il libro è stato pubblicato da Sellerio nel 2006, pp. 271.

Ci diamo appuntamento tra un mese: il 5 luglio alle 21... Dove? Ovviamente qui sul Club!

Buona lettura!!!


venerdì 17 maggio 2013

Salone Internazionale del Libro di Torino


Cari lettori,
grande fermento cultural-letterario in questi giorni per il Salone Internazionale di Torino, giunto alla sua XXVI edizione, ospitato come ogni anno al Lingotto Fiere, celebre insediamento della Fiat trasformato da Renzo Piano in centro espositivo, congressuale e commerciale.
Evento letterario fondamentale per tutti i lettori, il Salone di Torino è al tempo stesso la più grande libreria d'Italia, un prestigioso festival culturale, un essenziale punto di riferimento per gli operatori professionali del libro e un vivace spazio dedicato ai giovani lettori.
Non solo piccole e medie case editrici saranno visibili a fianco dei grossi nomi dell’editoria, ma i cinque giorni del Salone - dal 16 al 20 maggio - saranno scanditi da numerosi eventi e da un fitto programma di incontri con ospiti internazionali e italiani e da dibattiti e confronti riguardo al futuro dell’editoria italiana, con particolare attenzione alle nuove realtà editoriali e al pubblico giovanile.
Il filo conduttore scelto per questa edizione del Salone è la Creatività. Il Salone infatti vuol essere una sorta di laboratorio in cui sottoporre a verifica situazioni, tendenze, occasioni, potenzialità, questioni irrisolte offrendo, soprattutto ai giovani, indicazioni concrete sul «come fare», ma anche sul «dove» e «quando» fare.
Paese ospite sarà il Cile, di cui saranno ospitati numerosi scrittori, con particolare enfasi all’omaggio ai maestri della poesia in una serata condotta da Luis Sepulveda con Bruno Arpaia, in cui verranno letti testi di autori che sono diventati dei classici contemporanei, come Gabriela Mistral, Premio Nobel 1945, prima donna latinoamericana ad ottenere quel riconoscimento e Pablo Neruda, voce dalla calda umanità di un intero continente, che in Italia aveva trovato una seconda patria.
Per noi del Club sarà una ghiotta occasione per curiosare tra gli stand, conoscere autori e case editrici (soprattutto quelle piccole e indipendenti che tanto ci piacciono!) e perdersi tra i libri.
Ci andrete???
Buona lettura a tutti!


NB. Seguite la pagina fb il Club dei libri... tra pochi giorni proveremo a votare il libro per il prossimo circolo di lettura!

giovedì 16 maggio 2013

Atlante di geografia umana

Buongiorno lettori,
eccoci al nostro appuntamento mensile con il circolo di lettura.
Stasera parleremo di un libro molto interessante di una scrittrice spagnola, Almudena Grandes, Atlante di geografia umana.

Autore:  nata a Madrid nel 1960,  ha ottenuto un  grandissimo successo grazie al suo romanzo d'esordio, Le età di Lulù, best-seller internazionale, tradotto in 19 lingue.

Scheda tecnica: pubblicato da Guanda nel 2001 al costo di 15 euro,condensa in 438 pagine le intricate vicende di quattro donne che si ritrovano a dover gestire la redazione e pubblicazione di una poderosa opera dedicata alla geografia umana. Attraverso la parola delle quattro protagoniste, Ana, Rosa, Fran e Marisa, siamo proiettati nella realtà di Madrid e nelle angosce e speranze di quattro donne molto diverse l'una dall'altra ma accomunate da una grandissima voglia di raccontarsi e capirsi.



"Il problema è che, un bel giorno, i sogni muoiono e non è possibile recuperarli, farli rivivere, tuffarsi volenterosamente in loro. Siamo condannati alla veglia perpetua, a chiamare le cose con il loro nome, a piegarci sotto il peso dei fatti, ad accettare la realtà esattamente per quello che è, un paesaggio inalterabile come la successione dei giorni e delle notti, e non come un inevitabile punto di partenza verso una realtà migliore, che forse non è mai esistita né mai esisterà, questo è certo..."

Cosa ne pensate? Avete letto il libro? :)

sabato 11 maggio 2013

Colazione da Tiffany

Buongiorno cari lettori,

si sta avvicinando il nostro appuntamento mensile del Circolo di lettura. State leggendo il libro? Io sono un pochino indietro ma sfrutterò il w-e per divorare questo bel libro :)
Oggi voglio parlarvi di un classico della letteratura, uno di quei libri che, almeno una volta, vanno letti e conosciuti: Colazione da Tiffany di Truman Capote.


Scheda tecnica: pubblicato per la prima volta nel 1958 (io ho l'edizione 2007 della Garzanti che costa 14,60 euro) e opera del grandissimo Truman Capote (1924-1984), il romanzo condensa in 128 pagine le vicende della famosissima Holly Golightly, attricetta e cover-girl di New York, ragazzina impaurita e al tempo stesso seducente. Dal libro è stato tratto il famosissimo film, vincitore di due premi oscar e interpretato dalla favolosa Audrey Hepburn.

Difficile leggere questo libro e non fare paragoni con il film (chi non ha visto Colazione da Tiffany almeno una volta??). Inevitabile associare il viso di Holly con quello di Audrey e rievocare le scene tanto amate dell film.
Capote è riuscito a creare un personaggio sottile e raffinato, attorno a cui si articola tutta la trama del libro.
Bambina e donna, Holly vive in un appartamento che non le appartiene, pieno di valigie perché sempre pronta a partire, si circonda di amicizie stravaganti, alla ricerca del milionario da sposare. Viene invischiata nei traffici del boss mafioso Sally Tomato a causa del quale sarà arrestata per favoreggiamento e abbandonata dal suo promesso marito.
Dotata di una straordinaria bellezza e di un fascino senza eguali, attira le attenzione di molti uomini a cui però lei non permette di avvicinarsi troppo. Non appartiene a nessuno e non possiede nessuno, nemmeno il gatto.
Eroina moderna, donna spaventata e dominata dalle paturnie, al tempo stesso sognatrice e romantica, Capote tratteggia una donna diversa dalle altre rappresentazioni letterarie, una donna che non ha solide certezze e che segue saldi imperativi morali, una donna che non sa, ancora, cosa chiedere dalla vita.
Libro bellissimo, magistrale architettura narrativa e grande capacità descrittiva dell'autore.
Da leggere prima del film, preferibilmente, perché troppo il condizionamento che ne deriva... soprattutto per il finale, dove il lettore potrebbe essere un tantino deluso dalla conclusione della vicenda (io mi aspettavo altro!!!).

"Non voglio possedere niente finchè non avrò trovato un posto dove io e le cose faremo un tutto unico. Non so ancora precisamente dove sarà. Ma so com'è. E' come da Tiffany."

Voto: 4 stelle

venerdì 3 maggio 2013

Musica rock da Vittula

Buongiorno!!!

Vi ricordate il nostra appuntamento con il Circolo di lettura??? Non manca molto, sarà il 16 Maggio!
Oggi voglio proporvi una lettura molto interessante, opera di un autore svedese: Musica rock da Vittula di Mikael Niemi!


Scheda tecnica: libro di 254 pagine, pubblicato da Iperborea, al prezzo di 13 euro, nel 2002. Uscito in Svezia nel 2000, ha venduto oltre 700mila copie, vinto il premio August ed è tradotto in una trentina di paesi.L'autore, Niemi, ambienta il racconto nel paese di Pajala (di cui è originario), posto all'estremo nord della Svezia, al confine con la Finlandia. Romanzo di formazione - ma non solo - descrive la crescita di alcuni ragazzi di Pajala, che scoprono, per caso, la musica rock e ne fanno lo strumento per evadere e sopravvivere alla realtà di una piccola e isolata cittadina posta ai confini della Svezia.

In una sperduta cittadina del Tornelad arriva il rock di Elvis e dei Beatles. Il rock sconvolge i due protagonisti della storia, Matti e Niila, che trascorrono i pomeriggi a provare a suonare su un pezzo di legno trasformato in chitarra e a fingersi divi del rock. Grazie all'aiuto di un insegnante di musica, creano un vero e proprio complesso, con strumenti veri, e debuttano - disastrosamente - davanti alla scuola. In una piccola comunità dominata da regole comportamentali prefissate e condizionate dal ricordo di antichi torti subiti che devono essere vendicati, dagli scarsi stimoli sociali e culturali a cui i ragazzi sono sottoposti, quattro ragazzi  riescono a creare un mondo tutto loro, attraverso cui costruire e intrecciare rapporti saldi e profondi e sognare un futuro migliore.
Un po' romanzo autobiografico - l'autore è originario di Pajala e la narrazione avviene in prima persona attraverso le parole di Matti - un po' racconto umoristico e fantastico, questo libro trascina il lettore in una piccola comunità, di cui lo scrittore osserva vizi e difetti, con uno sguardo al tempo stesso ironico e nostalgico alle abitudini e alle complessissime regole sociali che gli abitanti seguono. A tratti Niemi ricorda Paasilinna, in particolare nella pungente vena ironica e umoristica e nei momenti di evasione fantastica della narrazione, quando la realtà lascia il posto alla descrizione fantastica e surreale. Questi, secondo me, i migliori momenti di tutto il libro.
Bellissimi i personaggi presentati da Niemi e che prospettano la visione di una vastissima e varia umanità, osservata con molta cura e descritta con amore e sarcasmo. Numerose le scene che rendono al meglio l'essenza della comunità di Pajala, dal banchetto del matrimonio di un parente, alla festa del nonno di Matti, dalla gara di sbronza, alla visita di un prete africano.
Niemi gioca con le parole, si diverte a creare una trama composta da numerosi elementi e personaggi intrecciati tra loro, riesce a regalare meravigliose immagini - a volte fantastiche, altre no - e a tratteggiare situazioni estremamente divertenti.
Vi lascio con una delle tante belle citazioni di questo libro, che vi invito davvero a leggere e a scoprire.

"Avevamo l'accento finlandese senza essere finlandesi, avevamo l'accento svedese senza essere svedesi. Non eravamo niente. C'era una sola via d'uscita. Un'unica possibilità di diventare qualcosa, fosse pure la più insignificante. Fuggire. Imparammo a non vedere l'ora di andarcene, convinti che fosse la nostra unica possibilità, e ubbidimmo."
Voto: 4.5 stelline!!!


giovedì 25 aprile 2013

Libertà e Resistenza

Buon 25 Aprile a tutti!

Oggi voglio affidare alle parole di un uomo vissuto anni fa, Piero Calamandrei, il compito di ricordarci il valore e il senso della giornata di oggi.
Niente libri, niente recensioni. Solo il suono di queste parole, scolpite sulla pietra, da non dimenticare e da ripetere, ogni giorno, ogni ora.
Ora e sempre, RESISTENZA.


Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
 
Questo il link dell'articolo dove ho menzionato la poesia di Calamandrei: InfoOggi.
Buone letture:)