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venerdì 17 maggio 2013

Salone Internazionale del Libro di Torino


Cari lettori,
grande fermento cultural-letterario in questi giorni per il Salone Internazionale di Torino, giunto alla sua XXVI edizione, ospitato come ogni anno al Lingotto Fiere, celebre insediamento della Fiat trasformato da Renzo Piano in centro espositivo, congressuale e commerciale.
Evento letterario fondamentale per tutti i lettori, il Salone di Torino è al tempo stesso la più grande libreria d'Italia, un prestigioso festival culturale, un essenziale punto di riferimento per gli operatori professionali del libro e un vivace spazio dedicato ai giovani lettori.
Non solo piccole e medie case editrici saranno visibili a fianco dei grossi nomi dell’editoria, ma i cinque giorni del Salone - dal 16 al 20 maggio - saranno scanditi da numerosi eventi e da un fitto programma di incontri con ospiti internazionali e italiani e da dibattiti e confronti riguardo al futuro dell’editoria italiana, con particolare attenzione alle nuove realtà editoriali e al pubblico giovanile.
Il filo conduttore scelto per questa edizione del Salone è la Creatività. Il Salone infatti vuol essere una sorta di laboratorio in cui sottoporre a verifica situazioni, tendenze, occasioni, potenzialità, questioni irrisolte offrendo, soprattutto ai giovani, indicazioni concrete sul «come fare», ma anche sul «dove» e «quando» fare.
Paese ospite sarà il Cile, di cui saranno ospitati numerosi scrittori, con particolare enfasi all’omaggio ai maestri della poesia in una serata condotta da Luis Sepulveda con Bruno Arpaia, in cui verranno letti testi di autori che sono diventati dei classici contemporanei, come Gabriela Mistral, Premio Nobel 1945, prima donna latinoamericana ad ottenere quel riconoscimento e Pablo Neruda, voce dalla calda umanità di un intero continente, che in Italia aveva trovato una seconda patria.
Per noi del Club sarà una ghiotta occasione per curiosare tra gli stand, conoscere autori e case editrici (soprattutto quelle piccole e indipendenti che tanto ci piacciono!) e perdersi tra i libri.
Ci andrete???
Buona lettura a tutti!


NB. Seguite la pagina fb il Club dei libri... tra pochi giorni proveremo a votare il libro per il prossimo circolo di lettura!

giovedì 16 maggio 2013

Atlante di geografia umana

Buongiorno lettori,
eccoci al nostro appuntamento mensile con il circolo di lettura.
Stasera parleremo di un libro molto interessante di una scrittrice spagnola, Almudena Grandes, Atlante di geografia umana.

Autore:  nata a Madrid nel 1960,  ha ottenuto un  grandissimo successo grazie al suo romanzo d'esordio, Le età di Lulù, best-seller internazionale, tradotto in 19 lingue.

Scheda tecnica: pubblicato da Guanda nel 2001 al costo di 15 euro,condensa in 438 pagine le intricate vicende di quattro donne che si ritrovano a dover gestire la redazione e pubblicazione di una poderosa opera dedicata alla geografia umana. Attraverso la parola delle quattro protagoniste, Ana, Rosa, Fran e Marisa, siamo proiettati nella realtà di Madrid e nelle angosce e speranze di quattro donne molto diverse l'una dall'altra ma accomunate da una grandissima voglia di raccontarsi e capirsi.



"Il problema è che, un bel giorno, i sogni muoiono e non è possibile recuperarli, farli rivivere, tuffarsi volenterosamente in loro. Siamo condannati alla veglia perpetua, a chiamare le cose con il loro nome, a piegarci sotto il peso dei fatti, ad accettare la realtà esattamente per quello che è, un paesaggio inalterabile come la successione dei giorni e delle notti, e non come un inevitabile punto di partenza verso una realtà migliore, che forse non è mai esistita né mai esisterà, questo è certo..."

Cosa ne pensate? Avete letto il libro? :)

sabato 11 maggio 2013

Colazione da Tiffany

Buongiorno cari lettori,

si sta avvicinando il nostro appuntamento mensile del Circolo di lettura. State leggendo il libro? Io sono un pochino indietro ma sfrutterò il w-e per divorare questo bel libro :)
Oggi voglio parlarvi di un classico della letteratura, uno di quei libri che, almeno una volta, vanno letti e conosciuti: Colazione da Tiffany di Truman Capote.


Scheda tecnica: pubblicato per la prima volta nel 1958 (io ho l'edizione 2007 della Garzanti che costa 14,60 euro) e opera del grandissimo Truman Capote (1924-1984), il romanzo condensa in 128 pagine le vicende della famosissima Holly Golightly, attricetta e cover-girl di New York, ragazzina impaurita e al tempo stesso seducente. Dal libro è stato tratto il famosissimo film, vincitore di due premi oscar e interpretato dalla favolosa Audrey Hepburn.

Difficile leggere questo libro e non fare paragoni con il film (chi non ha visto Colazione da Tiffany almeno una volta??). Inevitabile associare il viso di Holly con quello di Audrey e rievocare le scene tanto amate dell film.
Capote è riuscito a creare un personaggio sottile e raffinato, attorno a cui si articola tutta la trama del libro.
Bambina e donna, Holly vive in un appartamento che non le appartiene, pieno di valigie perché sempre pronta a partire, si circonda di amicizie stravaganti, alla ricerca del milionario da sposare. Viene invischiata nei traffici del boss mafioso Sally Tomato a causa del quale sarà arrestata per favoreggiamento e abbandonata dal suo promesso marito.
Dotata di una straordinaria bellezza e di un fascino senza eguali, attira le attenzione di molti uomini a cui però lei non permette di avvicinarsi troppo. Non appartiene a nessuno e non possiede nessuno, nemmeno il gatto.
Eroina moderna, donna spaventata e dominata dalle paturnie, al tempo stesso sognatrice e romantica, Capote tratteggia una donna diversa dalle altre rappresentazioni letterarie, una donna che non ha solide certezze e che segue saldi imperativi morali, una donna che non sa, ancora, cosa chiedere dalla vita.
Libro bellissimo, magistrale architettura narrativa e grande capacità descrittiva dell'autore.
Da leggere prima del film, preferibilmente, perché troppo il condizionamento che ne deriva... soprattutto per il finale, dove il lettore potrebbe essere un tantino deluso dalla conclusione della vicenda (io mi aspettavo altro!!!).

"Non voglio possedere niente finchè non avrò trovato un posto dove io e le cose faremo un tutto unico. Non so ancora precisamente dove sarà. Ma so com'è. E' come da Tiffany."

Voto: 4 stelle

venerdì 3 maggio 2013

Musica rock da Vittula

Buongiorno!!!

Vi ricordate il nostra appuntamento con il Circolo di lettura??? Non manca molto, sarà il 16 Maggio!
Oggi voglio proporvi una lettura molto interessante, opera di un autore svedese: Musica rock da Vittula di Mikael Niemi!


Scheda tecnica: libro di 254 pagine, pubblicato da Iperborea, al prezzo di 13 euro, nel 2002. Uscito in Svezia nel 2000, ha venduto oltre 700mila copie, vinto il premio August ed è tradotto in una trentina di paesi.L'autore, Niemi, ambienta il racconto nel paese di Pajala (di cui è originario), posto all'estremo nord della Svezia, al confine con la Finlandia. Romanzo di formazione - ma non solo - descrive la crescita di alcuni ragazzi di Pajala, che scoprono, per caso, la musica rock e ne fanno lo strumento per evadere e sopravvivere alla realtà di una piccola e isolata cittadina posta ai confini della Svezia.

In una sperduta cittadina del Tornelad arriva il rock di Elvis e dei Beatles. Il rock sconvolge i due protagonisti della storia, Matti e Niila, che trascorrono i pomeriggi a provare a suonare su un pezzo di legno trasformato in chitarra e a fingersi divi del rock. Grazie all'aiuto di un insegnante di musica, creano un vero e proprio complesso, con strumenti veri, e debuttano - disastrosamente - davanti alla scuola. In una piccola comunità dominata da regole comportamentali prefissate e condizionate dal ricordo di antichi torti subiti che devono essere vendicati, dagli scarsi stimoli sociali e culturali a cui i ragazzi sono sottoposti, quattro ragazzi  riescono a creare un mondo tutto loro, attraverso cui costruire e intrecciare rapporti saldi e profondi e sognare un futuro migliore.
Un po' romanzo autobiografico - l'autore è originario di Pajala e la narrazione avviene in prima persona attraverso le parole di Matti - un po' racconto umoristico e fantastico, questo libro trascina il lettore in una piccola comunità, di cui lo scrittore osserva vizi e difetti, con uno sguardo al tempo stesso ironico e nostalgico alle abitudini e alle complessissime regole sociali che gli abitanti seguono. A tratti Niemi ricorda Paasilinna, in particolare nella pungente vena ironica e umoristica e nei momenti di evasione fantastica della narrazione, quando la realtà lascia il posto alla descrizione fantastica e surreale. Questi, secondo me, i migliori momenti di tutto il libro.
Bellissimi i personaggi presentati da Niemi e che prospettano la visione di una vastissima e varia umanità, osservata con molta cura e descritta con amore e sarcasmo. Numerose le scene che rendono al meglio l'essenza della comunità di Pajala, dal banchetto del matrimonio di un parente, alla festa del nonno di Matti, dalla gara di sbronza, alla visita di un prete africano.
Niemi gioca con le parole, si diverte a creare una trama composta da numerosi elementi e personaggi intrecciati tra loro, riesce a regalare meravigliose immagini - a volte fantastiche, altre no - e a tratteggiare situazioni estremamente divertenti.
Vi lascio con una delle tante belle citazioni di questo libro, che vi invito davvero a leggere e a scoprire.

"Avevamo l'accento finlandese senza essere finlandesi, avevamo l'accento svedese senza essere svedesi. Non eravamo niente. C'era una sola via d'uscita. Un'unica possibilità di diventare qualcosa, fosse pure la più insignificante. Fuggire. Imparammo a non vedere l'ora di andarcene, convinti che fosse la nostra unica possibilità, e ubbidimmo."
Voto: 4.5 stelline!!!