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lunedì 9 settembre 2013

Il labirinto dei giochi perduti

Buongiorno amici ludici,

riprende la nostra sezione dedicata a libri che trattano l'argomento dei giochi in scatola. Questa sezione è stata creata in concomitanza con un progetto di Ludoteca Itinerante: la pagina fb Imprevisti&Probabilità, che vi invito a guardare, vi offre tutte le informazioni e le news relative agli eventi. Sta per partire la stagione ludica autunnale, la cui prima tappa sarà venerdì 13 settembre dalle 20.30, nel comune di Muggiò... che aspettate???
Vi ricordo, inoltre, il nostro prossimo Circolo di lettura fissato il 5 ottobre dalle 21.

Il libro di oggi è: Il labirinto dei giochi perduti di Ezio Zanini, edito da Il cerchio al prezzo di 20 euro, pp. 172.




Un libro che parli dei giochi nella storia in modo esaustivo, non può esistere.
Basta infatti pensare ai molteplici concetti che il termine “GIOCO” assume oggi, per intuire quanto più complesso sia descrivere i diversi significati che esso poteva avere in epoca romana o, ancor prima, ai tempi di massimo sviluppo di una civiltà scomparsa da secoli. 
“Il labirinto dei giochi perduti” fa sua questa consapevolezza tentando di indagare i mondi “altri” che si celano dietro le differenti forme di gioco che nei tempi si sono succedute.
Alle testimonianze storiche (reperti e documenti che descrivono regole e strumenti di gioco) vengono affiancate nozioni di logica, storia della matematica o leggende, saghe e miti nel tentativo di ricostruire il mosaico degli ipotetici mondi immaginari (o concettuali) dai quali i giochi possono aver tratto spunto, origine e linfa vitale.
Il gioco e ciò che sta dietro al gioco divengono, quindi, specchio di stili di vita e quotidianità, riti sociali o religiosi, così come la rassegna di regole (che restano perfettamente godibili e fruibili) diviene pretesto per porre l’accento su valori e credenze di epoche passate.
Il libro rientra nell’ambito della manualistica: un supporto leggero ed un pretesto per provare forme di svago nuove: non ha la pesantezza di un testo troppo impegnativo, ma propone spunti stuzzicanti per chi avesse voglia di approfondire in proprio alcuni degli argomenti trattati.
Il testo si sviluppa come un labirinto (da cui il titolo) in cui il lettore può perdersi (o ritrovarsi), ma soprattutto che può percorrere in toto o decidere di visitare in parte, a seconda della propria curiosità, decidendo di saltare, senza menomazioni “dolorose”, gli argomenti che trova più ostici (Matematica? Storia? Letteratura?).
L’esposizione, come un filo d’Arianna, ricompone un antico mosaico lasciato incompleto senza mai portarlo a compimento. Quanto scritto lascia indizi: causa domande più che fornire risposte. Spetta all’homo ludens compiere quel gesto che chiude, infine, il cerchio lasciato aperto… iniziando a giocare!

Buona lettura e buon divertimento :)

giovedì 5 settembre 2013

Vietnam Soul - prossima lettura del Circolo

Buongiorno,

è tempo di riprendere il nostro appuntamento mensile con il circolo di lettura!
Girovagando per biblioteche capita spesso di imbattersi in autori sconosciuti o in copertine accattivanti che colpiscono la nostra attenzione e che poi portiamo a casa pieni di aspettative e voglia di immergerci nelle pagine.
Spero che il frutto del mio girovagare odierno sia all'altezza delle aspettative: Vietnam Soul di Nguyên Huy Thiêp, pubblicato da O barra O Edizioni nel 2013, costo 18 euro, pp. 352.

Appuntamento per discutere del libro il 7 ottobre dalle 21 qui sul blog (connettetevi e commentate il post che sarà pubblicato) ;)

Quarta di copertina
Questa edizione riunisce tutti i racconti del celebre scrittore vietnamita contemporaneo Nguyên Huy Thiêp, Premio Nonino 2008. Spesso paragonato a Checov, Thiêp ritrae il mondo corale dei villaggi del Vietnam riuscendo a cogliere con pochi tratti l'essenza delle cose. Gli eventi del quotidiano fanno da trama alla fine osservazione di caratteri, credenze, trasformazioni che contraddistinguono le zone del paese lontane dai grandi centri cittadini. Con uno stile antiretorico e conciso, l'autore fa emergere una realtà cangiante, la straordinarietà e l'insensatezza della vita, l'ironia e la forza del suo popolo. Senza tuttavia risparmiare una critica sociale e politica al suo paese, come nel celebre racconto Il generale in pensione, in cui il potere percepì il pericoloso stravolgimento dei gloriosi ideali rivoluzionari e i giovani colsero l'audacia di uno spirito libero.
La raccolta è accompagnata dagli scritti di Claudio Magris e Franco La Cecla e dal discorso tenuto dall'autore in occasione della consegna del Premio Nonino.



Appuntamento al 5 ottobre!!!

mercoledì 4 settembre 2013

Festivaletteratura di Mantova

Buongiorno cari lettori del Club,

quanti di voi in questi giorni hanno deciso di andare a Mantova al tanto atteso Festival della Letteratura?
Prende avvio oggi e continua fino a domenica questa importante manifestazione, snodo fondamentale di incontro e letture per tutti gli appassionati del libro ormai dal 1997.
Incontri con autori, rappresentazioni teatrali, arte, cultura... passione.
Questi gli ingredienti di un Festival che ha il pregio di riuscire a radunare una folla sempre copiosa e partecipe, attirata non solo dai grandi nomi - anche quest'anno molti e importanti gli ospiti (da Lella Costa a Paolo Rumiz a David Grossman) ma ricco l'elenco di autori e scrittori meno conosciuti eppur ugualmente interessanti. Attenzione anche agli autori emergenti e alle nuove tecnologia 2.0 (alcuni incontri verranno trasmessi in diretta streaming... evvai!).
La città di Mantova ospita con la sua bellissima cornice la manifestazione, che ha il pregio di essere localizzata in piazze, spazi, teatri e aree suggestive e particolarmente adatte allo spirito comunicativo e condivisivo che anima il Festival.
Fortunato chi riuscirà ad andare - ahimè io quest'anno non posso - e chi potrà godere dell'attività che amiamo più al mondo: leggere e conoscere.
Buone letture... e buone gite :)




lunedì 2 settembre 2013

La casa della moschea

Buonasera!
Come state? Le vacanze, ahimè, sono finite e settembre ci ricorda che dobbiamo nuovamente pensare agli impegni e ai doveri.. per fortuna ci sono i libri a farci compagnia :)
Oggi ho voglia di condividere con voi una delle mie letture estive che mi hanno particolarmente entusiasmata: La casa della moschea di Kader Abdolah.



Scheda tecnica: edito nel 2008 dalla casa editrice Iperborea, opera che ha reso amato a livello internazionale l'autore, l'iraniano Abdolah, affronta la delicata e intricata storia dell'Iran dal periodo dello sbarco sulla luna fino all'era post-Khomeini. In 472 pagine - al prezzo di 18.50 euro - l'autore ci accompagna attraverso le vicende di una normale famiglia islamica intrecciate con quelle della Storia.

Non sempre i libri, durante le vacanze estive (mare, sole, ombrellone), riescono a catturare la nostra attenzione al punto tale da costringerci a rimanere incollati alle pagine, indifferenti agli stimoli esterni. 
La casa della moschea è un dono meraviglioso che lo scrittore, iraniano ma esiliato in Olanda - l'olandese è la lingua con cui ha deciso di scrivere e comporre i suoi romanzi -  ha voluto regalare alla cultura europea. 
Il romanzo si snoda attraverso le vicende di una famiglia islamica moderata, custode della moschea del paese di Senjan e composta da membri molto influenti all'interno della società iraniana dell'epoca: il capo del bazar, creatore di meravigliosi e unici tappeti, e l'imam della moschea.
La Storia di questa nazione viene raccontata attraverso lo sguardo del protagonista, Aga Jan, saggio e facoltoso mercante, capo del bazar, dotato di un profondo sentimento religioso e di una grande saggezza. Attraverso i suoi occhi assistiamo ai piccoli e grandi drammi della sua famiglia: dalla morte del fratello al matrimonio della nipote con un uomo destinato a diventare il braccio destro di Khomeini, dalle piccole angosce familiari alla tragica e inaspettata morte del figlio.
Poetico l'eloquio utilizzato dallo scrittore, che inserisce riferimenti non solo alla poesia persiana ma anche a versetti del Corano, e ambienta i protagonisti in una realtà che conosce - e ama - profondamente.
Un libro che ha il pregio di costringere chi legge ad alzare lo sguardo e giudicare la cultura persiana con gli occhi di un moderato, con gli occhi di una persona che, in fondo, scopriamo avere profonde affinità con noi. Un libro che sottolinea l'importanza di conoscere e comprendere appieno una cultura prima di giudicarne - aprioristicamente-  le scelte e le azioni.

"C'era una volta una casa, una casa antica, che si chiamava 'la casa della moschea'. Era una grande casa con trentacinque stanze. Lì, per secoli, famiglie dello stesso sangue avevano vissuto al servizio della moschea."

voto: 4 stelline