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mercoledì 25 dicembre 2013

La fattoria dei malfattori

Buonasera e felice Natale a tutti voi!

Quale modo migliore di trascorre le vacanze natalizie se non leggere un buon libro?
Oggi vi propongo l'ultimo lavoro prodotto dalla casa editrice Iperborea: La fattoria dei malfattori di Arto Paasilinna. Sono da sempre una grandissima fan di questo autore e ho accolto con piacere l'annuncio della pubblicazione in lingua italiana del suo ultimo romanzo.


Scheda tecnica: edito da Iperborea nell'autunno 2013, al costo di 16 euro, è ambientato nella gelida Lapponia e indaga, nel corso delle sue 332 pagine, le misteriose trame che si nascondono dietro un'azienda agricola apparentemente tranquilla. Protagonista del romanzo l'ispettore capo dei servizi segreti, Jalmari Jyllanketo, inviato in missione segreta.

Tutti gli amanti di Paasilinna possono stare tranquilli: Arto è tornato, con la sua solita carica ironica e umoristica. Dopo la "deriva" di Sangue caldo, nervi d'acciaio che ci aveva presentato un Arto dedito alla costruzione di un romanzo di più ampio respiro storico, La fattoria dei malfattori ripropone le caratteristiche che hanno reso apprezzatissimo dal pubblico l'autore finlandese. Ironia ed elementi surreali i cardini attorno cui ruota la vicenda, che si arricchisce anche di riflessioni relative all'agricoltura biologica.
L'ispettore capo Jalmari viene inviato a indagare sulla Palude delle Renne e sulle sospette attività che si celano dietro le normali attività dell'azienda. Fingendosi un ispettore bio, Jalmari verrà a conoscenza dei segreti della Palude delle Renne, scoprirà da dove derivano gli operai addetti alla coltivazione di un particolare tipo di funghi ed entrerà in contatto con personaggi stravaganti, dalla proprietaria Ilona a un importante vescovo, persino un noto parlamentare.
Travolti da un turbinio di immagini e azioni, i lettori si ritrovano immersi in un mondo dove il concetto di giustizia viene rivisto e reinterpretato, dove la redenzione dei malvagi avviene attraverso metodi diversi da quelli stabiliti dalla legge, in una realtà che assorbirà anche lo stesso ispettore capo, ammaliato dalla figlia di Ilona. 
Geniale, irriverente, divertente. Paasilinna non delude nemmeno questa volta e conferma la sua particolare propensione a una prosa umoristica che sconfina spesso nel surreale, tratteggiando immagini e colori che hanno la capacità di far riflettere e al tempo stesso ridere il lettore.

Jalmari Jyllanketo era un agente di lungo corso di una quarantina d'anni. Con il suo metro e settantotto, i novanta chili e i capelli biondi corti, aveva l'aspetto del più comune finlandese, ideale per quando gli affidavano missioni in incognito in giro per il paese. Per essere un poliziotto era anche abbastanza dotato e provava un sincero interesse a osservare la gente, il mondo e la vita.

Voto: 4 stelline

PS. Vi ricordo il circolo di lettura il 27 dicembre L'aggancio! Vi aspetto :)

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