Etichette

lunedì 21 aprile 2014

L'infinito viaggiare

Buona Pasquetta cari booklovers,

quale attività migliore per questa giornata grigia e uggiosa? Leggere, ovviamente.
Vi ricordo che per tutto il mese di aprile è possibile leggere e commentare il libro In piena luce di Zoe Wicomb, scrittrice sudafricana estremamente interessante.
Oggi vi propongo una proposta di lettura che non deve assolutamente mancare nel patrimonio culturale di ogni lettore: L'infinito viaggiare di Claudio Magris.


Scheda tecnica: pubblicato da Oscar Mondadori nel 2005, per la prima volta (sono poi seguite numerose ristampe), al prezzo di 9.50 euro, raccoglie una quarantina di capitoli dove sono descritti e commentati i viaggi compiuti dallo scrittore in un arco temporale piuttosto ampio, dalla fine degli anni Ottanta al 2003, in un panorama geografico molto vasto, che comprende territori dell'estremo oriente, come la Cina o il Vietnam fino ad arrivare in Australia, e nazioni confinanti con l'Italia, come la Bavaria e la ex Jugoslavia.

Magris, docente di letteratura tedesca all'università di Trieste e collaboratore del "Corriere della Sera", riunisce in un unico libro una vasta serie di riflessioni e ricordi legati a luoghi geografici estremamente diversi gli uni dagli altri, e visitati in momenti temporali distanti, ma accomunati dallo sguardo di chi li osserva, viaggiatore attento e curioso, disponibile all'incontro e al dialogocon culture diverse eppure vicine, che traggono proprio dalla loro autonomia e diversità motivo di confronto costruttivo e di arricchimento. Viaggiare attraverso gli occhi, e le parole, di Magris costituisce una grandissima occasione per il lettore di comprendere l'atteggiamento che un vero viaggiatore dovrebbe avere: non dimenticare la propria identità ma porsi in costante dialogo e confronto non solo con le persone incrociate lungo la strada ma con il patrimonio letterario e culturale di ogni nazione visitata. Grande è la lezione che Magris ci porge, affascinanti e potenti le riflessioni che le persone e i luoghi visitati suscitano nello scrittore, che si interroga non solo sul senso del viaggiare ma anche, e soprattutto, sul senso del patrimonio culturale dei paesi e sul senso profondo dell'esistenza.
Grande, immenso, Magris invita il lettore a elevare il proprio animo e a concedersi l'impagabile e necessario lusso del viaggiatore, che si spoglia dei problemi quotidiani e fugge altrove, per ritrovare se stesso e il senso delle cose.

"Ad ogni viaggio, ad ogni partenza, alcuni sensi si acuiscono e altri si ottundono. Ad assopirsi sono le antenne della sospettosa e ansiosa sorveglianza quotidiana, di solito pronte a registrare i segnali di tutto ciò che può minacciare l'ordine e il dominio del piccolo mondo in nostro potere; partire è anche un lasciarsi andare, mollare la zavorra, socchiudere gli occhi come quando si guarda il sole, pigliare quel che viene."

martedì 1 aprile 2014

In piena luce - CdL mese aprile

Buonasera booklovers,

il Circolo di lettura del mese di Aprile sarà dedicato a una delle tanti voci raccolte nell'Enciclopedia delle donne, una donna sudafricana (come la nostra Bessie Head), autrice di due romanzi, due raccolte di racconti e numerosi saggi sulla cultura e letteratura sudafricana post-apartheid: Zoë Wicomb e il suo libro In piena luce.
Considerata una delle prime scrittrici coloured ad aver scritto del suo paese sia durante il regime sia dopo il suo smantellamento, nasce nel 1948 a Beeswater, un piccolo insediamento griqua - gli abitanti originari della zona, poi mescolatisi con i coloni olandesi - in una zona remota e arida chiamata Little Namaqualand, circa cinquecento chilometri a nord di Città del Capo. Attualmente vive in Inghilterra, dove insegna letteratura.
Quarta di copertina:
Marion Campbell, giovane sudafricana bianca, è proprietaria di una piccola agenzia di viaggi a Cape Town. Donna schiva e riservata, conduce una vita agiata, ha una bella casa con vista sull'oceano, gira in Mercedes, non ha legami affettivi importanti e, soprattutto, è totalmente indifferente a quelle «sciocchezze sulla razza» che hanno segnato il suo Paese. Tuttavia la sua decisione di assumere Brenda Mackay, una ragazza di colore, e una foto pubblicata dalla Truth and Reconciliation Commission (il tribunale speciale incaricato di giudicare le violazioni dei diritti umani durante l'apartheid) sconvolgeranno il suo universo e faranno nascere in lei il bisogno di scavare nella propria infanzia. Affiora così la menzogna che il padre e la madre hanno recitato per anni allevandola «senza il fardello della storia, in un mondo plasmato dal colore e dal mistero delle radici». Nati con la «fortuna» di avere la pelle chiara, infatti, i suoi genitori hanno fatto parte di quella gente coloured che ha rinnegato le proprie origini cercando di confondersi con la razza padrona. Marion cresce così, dando per scontato il suo essere bianca, cullata da un padre che la chiama «mia piccola sirena», come se fosse l'eroina di una fiaba, eppure segnata dal silenzio di una famiglia in cui è meglio non fare domande per evitare di sentire bugie. Spetterà proprio a Marion riconciliarsi con il passato, mettendo la verità in piena luce.

Scheda tecnica:
edito da La Tartaruga nel 2009 al prezzo di 19 euro, è un romanzo di 315 pagine. 


Vi ricordo che per tutto il mese di Aprile sarà possibile postare commenti, domande, osservazioni, critiche al libro.
Buona lettura :)