Etichette

martedì 12 febbraio 2013

L'ombra del vento

Ciao!!
Mentre fuori la neve imbianca il mondo e, chi può, è rimasto a casa a godersi la giornata, parliamo dell'ultimo libro responsabile delle mie notti in bianco: L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón.
Libro che mi ha letteralmente tenuta incollata per ore alle pagine, libro che mi ha permesso di rivivere Barcellona, città che ho molto amato e di cui sento la mancanza.


Scheda tecnica: il romanzo è stato pubblicato in Spagna nel 2001. Uscito in sordina e senza alcuna pubblicità, ha iniziato ad ottenere sempre più successo fino ad essere considerato un caso editoriale in tutto il mondo. In Italia è stato edito da Mondadori nel 2004, al costo di 18 euro. 
Le sue 438 pagine, ambientate a Barcellona nel periodo della guerra civile e del franchismo, raccontano le peripezie del giovane Daniel Sempere, la cui vita è influenzata dal ritrovamento di un libro, L'ombra del vento appunto, di un certo Julian Carax. La ricerca di altri libri dell'autore, porterà Daniel a scavare nel passato e a scoprire vicende e storie fosche e drammatiche.

Molte sono le considerazioni che si potrebbero fare su questo libro ma mi limiterò a lanciare qualche considerazione in attesa dei vostri commenti e di un confronto più costruttivo :)
In primo luogo, leggendo questo libro, ho sentito la necessità di approfondire le mie - scarse - conoscenze sulla storia spagnola negli anni della guerra civile a cui fece seguito la dittatura di Franco. Il romanzo infatti presenta molti inserti storici di una vicenda che prende le mosse dall'anno 1945 ma con numerosi flash-back che rimandano ai periodi precedenti. Grande protagonista del romanzo la città di Barcellona, descritta spesso sotto la pioggia o con tinte fosche, ma che troneggia su tutta la narrazione facendo da sfondo alle storie dei protagonisti: "Questa città è magica, Daniel. Ti entra nel sangue e ti ruba l'anima".
Non solo la Storia entra a gran voce nel romanzo, ma anche le drammatiche storie familiari di personaggi connessi gli uni con gli altri, protagonisti di amori impossibili, scelte sbagliate, fallimenti, disperazione. Non ci sono eroi, non ci sono eroine in questo romanzo. Ci sono ragazzi che subiscono le decisioni, spesso sbagliate, di genitori autoritari, ci sono donne sole che cercano disperatamente l'amore e poi ci sono profonde e meravigliose amicizie, in grado di fronteggiare la follia di esseri ignobili.
Grande la maestria di Zafón nel tratteggiare la sua Barcellona e nel trascinare il lettore tra le vie di una città che nasconde storie drammatiche, scie di sangue e momenti di estrema tenerezza. Ho sofferto per l'amore di Julian e Penelope, mi sono letteralmente stupita (la mia faccia era così: o.O ) per l'inaspettato epilogo della loro storia, ho fatto il tifo per Daniel e Bea e sperato che l'amicizia con Tomas non si perdesse, ho provato pietà e ammirazione per la storia di Nuria e profonda pena per Julian, ho provato a indovinare (e ce l'ho fatta molto prima che venisse rivelato) chi fosse lo strano personaggio di Laìn Coubert che tentava di distruggere i libri di Julian.
Carina, ma francamente, non molto originale l'idea del libro come tema conduttore della vicenda e motivo propulsore delle indagini di Daniel. Simpatica, ma anch'essa non molto originale, l'idea di una Biblioteca dei Libri Dimenticati, santuario per testi caduti in disgrazia.
In generale un buon libro, una piacevole lettura che mi sentirei di consigliare senza remore!

"Quel libro fu una rivelazione. Per me la lettura era sempre stata un obbligo, una specie di obolo da versare a maestri e tutori. Ignoravo il piacere che può dare la parola scritta, il piacere di penetrare nei segreti dell'anima, di abbandonarsi all'immaginazione, alla bellezza e al mistero dell'invenzione letteraria. Tutte queste scoperte le devo a quel romanzo"

Voto: 4.5 stelline!

Voi? Che ne dite? Che voto dareste?

4 commenti:

  1. Nessuno commenta 'L'Ombra del Vento'? :O Non ci credo.
    Io ho amato tantissimo questo libro, i suoi personaggi, l'ambientazione... L'atmosfera che si respira leggendolo è qualcosa di magico per me e per come vengono descritti i luoghi sembra quasi di camminarci davvero.
    Ho amato tanti personaggi, per ragioni diverse:
    Daniel per la sua caparbietà, l'onestà e la bontà d'animo
    Fermín Romero De Torres credo sia in assoluto il mio preferito (è possibile non amarlo??)
    Bea che inizialmente sembra una stronzetta snob e poi si rivela una dolce e coraggiosa 'Penelope'
    Penelope, Julian, Barcelò, il padre di Daniel e quello di Julian
    Nuria, che mi ha fatto una tenerezza/pena infinita

    Anche io ho tifato per Daniel e Bea fino all'ultimo, ero convinta che Daniel sarebbe morto :/
    Anche io ho capito prima che Laìn era Julian, però non l'ho trovata una cosa scontata.

    Vabbè ho commentato in modo confuso come al solito, però questo libro l'ho davvero adorato. Ho messo 4 stelline perchè è stato troppo breve :P

    RispondiElimina
  2. Sono d'accordissimo con te! Un libro davvero bello, una lettura coinvolgente e tante storie che ti tengono con il fiato sospeso. Fermin è un genio, impossibile non amarlo hai ragione!! :P

    RispondiElimina
  3. Ovviamente il mio personaggio preferito... coincide col vostro! Il libro mi ha preso molto, contando che l'ho letto in spagnolo e mentre stavo a Barcelona (con la possibilità di vedere giorno per giorno di cosa stavo leggendo), forse l'ho apprezzato anche di più. Scritto bene, decisamente in modo più originale e scorrevole dei successivi di Zafòn, per me minimo 4 stelline!

    RispondiElimina
  4. Fortunato... leggere questo libro a Barcellona credo sia il modo migliore per apprezzarlo! Potremmo organizzare una gita cultural-letteraria e rivivere i luoghi del libro... sarebbe bellissimo :D
    Non ho letto gli altri Zafòn...meritano?

    RispondiElimina