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sabato 28 giugno 2014

Aggiornamenti

Buongiorno cari amanti della lettura,

ci saranno dei piccoli cambiamenti all'interno del blog.
Oltre alla sezioni dedicate alle Recensioni dei libri, alle news relative agli Eventi cultural-letterari e al Circolo di lettura a cadenza mensile, ci saranno - per ora - due novità.
La prima riguarda una nuova sezione a cadenza settimanale: #citazione. Una volta a settimana posterò un brano tratto da una lettura in corso, o passata, o futura.
La seconda novità sarà dedicata al mondo dei Piccoli editori: una volta al mese andremo a scoprire i cataloghi, magari chiacchierando con i direttori editoriali, di questa importante porzione della produzione libraria italiana.
Intanto vi saluto e vi auguro buone letture!
A presto!


Piccoli editori

Questa sezione è ancora in fase di costruzione.
Il progetto consiste nell'incontrare e conoscere, una volta al mese, la realtà di una piccola casa editrice che opera sul territorio italiano.
L'obiettivo è quello di permettere anche a questa piccola fetta di editoria, piccola non per importanza ma per numeri, di far vedere a tutti gli amanti dei libri che è dotata di una vitalità e un interesse notevole.
Curiosando nei loro stand durante i saloni del libro a cui partecipano, capita spesso di incontrare qualche tesoro nascosto che merita di venire alla luce.
A presto con nuove letture!

venerdì 27 giugno 2014

Terre selvagge: Campi Raudii

Buonasera book lovers,

oggi parliamo di una mia nuova lettura che merita una recensione: Terre selvagge, ultima opera di Sebastiano Vassalli, autore molto conosciuto e apprezzato.


Scheda tecnica: pubblicato da Rizzoli nel 2014, al prezzo di 18 euro, descrive, in 297 pagine, la straordinaria (per numero di uomini e di vittime e per il valore storico dell'evento) battaglia combattuta ai Campi Raudii, presso il Piemonte, tra l'esercito romano guidato dall'homo novus Caio Mario e lo schieramento dei barbari Cimbri, arrivati dalla Danimarca per conquistare il mondo intero. Siamo nell'anno 101 a.C, a Roma vige la repubblica e gli scontri tra uomini nuovi e vecchi aristocratici, come Lutazio Catulo e Silla, costellano la variegata politica dell'Urbe. Ma la minaccia dei Cimbri induce il senato ad affidare a Caio Mario la salvezza dell'intero impero.

Una lettura sicuramente piacevole. Estremamente interessante il soggetto del libro, la decisione di affrontare da un punto di vista storico e documentario un evento poco conosciuto e spesso taciuto. Vassalli procede in modo rigoroso e meticoloso, non trascurando di contestualizzare la vicenda, di elencare fonti e autori antichi, problematizza la questione e descrive in modo scrupoloso e attento le popolazioni coinvolte: non solo i Romani e i Cimbri ma anche i Galli, che all'epoca abitavano quella porzione di pianura corrispondente all'odierno Piemonte.
Assolutamente pregevole lo sforzo di Vassalli di divulgare informazioni e dati che attestano, anzi confermano, la presenza di un passato molteplice e variegato attorno all'area della pianura padana.
Evidente l'amore per questa terra e per la sua storia da parte dello scrittore.
Alcuni dubbi riguardano alla resa e al modo attraverso cui la vicenda è stata trasmessa. L'autore introduce alcuni protagonisti che seguono parte delle complicate trame attorno cui si è sviluppata la battaglia, cercando di proporre personaggi dotati di individualità e spessore psicologico, però non segue in maniera uniforme questa impostazione. Spesso ci sono momenti in cui interviene per interrompere la narrazione e inserire inserti descrittivi ed esplicativi in relazioni a fatti e dati. Questi interventi, pur pregevoli e dall'ottimo valore filologico, spezzano la narrazione. Non si tratta quindi di un romanzo vero e proprio, ma nemmeno di un saggio divulgativo. Questo libro si pone a metà strada tra i due generi, e l'effetto non sempre riesce.
Inoltre alcuni refusi e alcune scelte grammaticali (l'abuso dei due punti) rendono a volte non del tutto piacevole la lettura.
Un libro che, comunque, per il suo alto valore educativo, andrebbe letto, e consigliato ai ragazzi.

"La pianura del Po è una lavagna su cui sono state scritte infinite storie che poi il tempo si è incaricato di cancellare per scriverne delle altre; e così deve anche essere successo con la madre di tutte le storie, cioè questa."

Voto: 2,5 stelline

sabato 21 giugno 2014

La vita non è in ordine alfabetico

Buonasera lettori,

vi ricordo che stasera ci sarà in tutta Italia la manifestazione Letti di notte, un'occasione davvero unica per festeggiare l'inizio dell'estate in una notte bianca delle librerie italiane.
Per una breve, ma piacevole, lettura serale o domenicale vi propongo: La vita non è in ordine alfabetico di Andrea Bajani.


Scheda tecnica: pubblicato da Einaudi al costo di 12.50 euro nel 2014, è un grazioso volume opera di un giovane ma ormai affermato scrittore Andrea Bajani, classe 1975, che utilizza le lettere dell'alfabeto italiano per giocare, nelle 129 pagine del libro, con le parole e le immagini.

Un libro di racconti, di fatto, quello che Bajani propone ai suoi lettori. Racconti cadenzati dal susseguirsi delle lettere dell'alfabeto, che introducono un tema attorno cui ruota la descrizione: lavaggi, nudità, porte, sigaretta, volpe, amore, fessure, habitat... e così via, ripercorrendo le lettere che creano le parole di cui ci nutriamo.
Ogni lettera, ogni parola, regala uno scorcio, una visione delicata sull'umanità e sui personaggi che ne popolano l'esistenza.
Intenso, divertente, sottile lo stile dell'autore, che è dotato di un buono spirito di osservazione che lo spinge a focalizzare il suo sguardo, come lo zoom di una macchina di presa, su un dettaglio minimo, un particolare, un'emozione, un gesto della vita di una persona. E questo dettaglio viene attentamente scandagliato per restituirci un'idea, seppur vaga, di quello che l'essere vivente che abbiamo di fronte ha provato e prova in quell'istante.
Non ci sono morali, non ci sono buonismi.
Semplicemente la vita, e uno sguardo attento ed empatico.

"Abbiamo solo ventuno lettere, ha detto il maestro. Con quelle dovremo fare tutto: ridere, piangere, consolare, amare, contraddirci. Dire quando siamo felici, non far capire quando non lo siamo più, ingoiare una parola che potrebbe ferire, tenercene una tra le mani come una cosa fragilissima e preziosa."

Voto: 3 stelline



martedì 17 giugno 2014

E così vuoi ancora lavorare nell'editoria

Buonasera amici lettori,

oggi propongo una lettura adatta a chi si interessa al mondo dell'editoria oppure vorrebbe diventare uno scrittore e non sa come comportarsi: E così vuoi ancora lavorare nell'editoria. I dolori di un giovane editor di Alessandra Selmi.


Scheda tecnica: pubblicato da Editrice Bibliografica nel 2014 al prezzo di 9,90 euro, è prima opera da scrittrice di Alessandra Selmi, giovane editor della casa editrice Bietti e collaboratrice editoriale con altre redazioni e testate.

Libro molto veloce, che narra, in solo un centinaio di pagine, le tragicomiche vicende della vita di un editor che deve gestire la lettura di circa quindici libri in un mese e i delicatissimi rapporti che gli scrittori instaurano con le case editrici, prima nel tentativo di farsi pubblicare la propria opera e poi in fase di editing e revisione.
Alessandra Selmi affronta con grandissima ironia e umorismo le divertenti situazioni che deve gestire e a cui deve opporre una strenua resistenza: dall'assalto di aspiranti scrittori che tentano in ogni modo di attirare l'attenzione e ottenere la pubblicazione, ai capricci e ansie di chi sta per essere, finalmente, pubblicato ma deve prima essere revisionato.
Lo stile della scrittrice è pungente, ironico, sarcastico e brillante. L'amore, profondo, per il lavoro di editor e la totale dedizione alle opere degli scrittori traspare evidente da questo libricino, che può essere considerato anche un simpatico vademecum per gli aspiranti artisti e un monito riguardo a tutti gli errori da non fare se si vuol essere presi in considerazione, senza essere osservati come soggetti da evitare.

"Si svolgono molte professioni per caso, ma non si diventa editor per sbaglio. E' una cosa che uno si va a cercare. Affronta un certo corso di studi, si specializza in certe discipline, fa determinati stage. Lo vuole, lo vuole con tutto se stesso.
Il motivo? Se chiedi a un editor di tornare indietro con la memoria alle origini e di ripensare al perché è entrato in questo tunnel, molto probabilmente ti risponderà "l'amore per la lettura". Di certo non per la prospettiva di guadagno. La passione per la lettura. Abbiamo cominciato tutti così, come lettori entustiasti, onnivori, famelici, bumolici."

Voto: 3 stelline

mercoledì 11 giugno 2014

Il cuore dell'uomo

Buonasera cari lettori,

ho atteso a lungo, lo ammetto, di parlarvi di questo meraviglioso romanzo perché temevo - e temo ancora - di non trovare le parole per poter descrivere degnamente quest'opera: Il cuore dell'uomo di Jòn Kalman Stefànsson.


Scheda tecnica: ultimo capitolo di una trilogia, Il cuore dell'uomo è stato recentemente pubblicato da Iperborea, al prezzo di 18,50 euro. L'autore, islandese, vincitore di premi sia in Italia sia nel suo paese, amato da pubblico e critica, è senza dubbio una delle voci più interessanti della letteratura nordica. Oltre ai primi due capitoli della saga, Paradiso e Inferno e La tristezza degli angeli, ricordiamo Luce d'estate, ed è subito notte di cui avevamo parlato qui sul blog.

Finalmente ritroviamo il Ragazzo, protagonista della Trilogia, e ne seguiamo le vicende che lo portano alla maturazione. Dopo aver affrontato il freddo e il ghiaccio, si risveglia in uno sperduto paesino dell'Islanda, dove incontra la giovane Alfheidur dai capelli rossi, di cui perdutamente si innamora.
Il Ragazzo viene ricondotto al Villaggio, nella casa dove lo attendono il Capitano cieco, che lo ha introdotto nel regno delle parole e della letteratura, e le due straordinarie donne che mantengono la locanda dove abitano. La forza dell'amore e delle parole è ciò che spinge e conduce le scelte non solo del protagonista, che decide di raggiungere l'amata a bordo di una barchetta di legno, ma anche di tutti gli abitanti di questo sperduto paesino islandese.
Dotato di una capacità narrativa impareggiabile, di uno stile che avvicina la prosa alla poesia, di una punteggiatura assolutamente originale, Stefànsson conferma le sue straordinarie doti di narratore e di poeta prosatore. La vita emerge trionfante da questo romanzo, la vita che vince sulla morte attraverso la forza più potente che gli uomini possiedono: l'amore.
Un libro da consigliare, da regalare, da rileggere, un regalo bellissimo da farsi e da fare agli altri.

"Hai deciso se vuoi vivere o morire? gli chiede la donna, o meglio la ragazza. Ha i capelli rossi, i morti hanno i capelli rossi. Non lo so, risponde, non sono sicuro di sapere la differenza, e non sono nemmeno sicuro che ci sia, una differenza. Ti darò un bacio, dice lei, così potrai saperlo, sei sicuramente morto se non sei in grado di sentire un bacio. Gli si avvicina e si china su di lui, ha i capelli talmente rossi che non può certo essere vero, ha le labbra calde, morbide. Dove sta la vita, se non in un bacio?"

Voto: 5 stelline

mercoledì 4 giugno 2014

La banda del formaggio

Buonasera cari amanti dei libri,

vi auguro una buonanotte con una proposta per una buona lettura che sono certa appassionerà un ampio pubblico di lettori: La banda del formaggio di Paolo Nori.


Scheda tecnica: pubblicato nel 2013 al prezzo di 15 euro da Marcos y Marcos, è opera di uno scrittore molto prolifico, parmigiano, che racconta in questo romanzo la storia di Ermanno Baistrocchi. Editore, quasi sessantenne, rievoca alcuni momenti della sua esperienza professionale e la sua profonda amicizia con Paride, socio e consigliere, che si toglie la vita perché accusato di esser complice della banda del formaggio, un gruppo di ladri che operano nel parmense.

Lo stile e il ritmo di questo romanzo si impongono potentemente fin dalla prima pagina. Paolo Nori mostra di avere una straordinaria penna e una grandissima abilità nel divertirsi, e divertire, a giocare con le parole, la sintassi e la punteggiatura. Il racconto avviene attraverso la voce, in prima persona, di Ermanno, il quale descrive in ordine puramente casuale le vicende che portarono al suicidio di Paride. Ma quello che vorrebbe essere un resoconto e un omaggio all'amico perduto, diventa occasione di riflessioni, ricordi, paure, osservazioni di un editore ossessionato dalla paura di morire, ormai sfiduciato nei confronti dei libri che pubblica, di un padre che adora la figlia ma odia il marito, di un uomo che conserva uno sguardo ironico e sprezzante nei confronti di quanto osserva.
Un romanzo davvero notevole, in primo luogo per il particolarissimo stile narrativo che ricorda il ritmo di un discorso orale, privo di quelle costruzioni sintattiche e grammaticale che la lingua scritta comporta, in secondo luogo per la bellezza del personaggio-narratore. Attraverso gli occhi di Ermanno, comprendiamo le caratteristiche, le manie, le passioni, le ansie di un uomo "normale", originario di Parma, che un giorno sale sull'autobus e prova affetto per il suo cuore che batte, e gli vien voglia di ricominciare e dedicare al nipote che un giorno, forse, nascerà, la lettera che Paride aveva scritto a quello che avrebbe voluto avere lui.
Ottima prova di scrittura da parte di uno scrittore molto abile.

"E ti veniva in mente spesso, in questi ultimi mesi, una poesia di un poeta della Guyana belga che si intitolava Domande e diceva «Avete delle domande? / Sì, / volevo chiedere, / ci sentiremo soli, / quando saremo vecchi? / Eh?»"




Voto: 4.5 stelline