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martedì 25 marzo 2014

Sofia si veste sempre di nero

Buonasera book-lovers,

iniziamo questa settimana nel migliore dei modi, con un buon consiglio di lettura: Sofia si veste sempre di nero di Paolo Cognetti.
Mentre molti appassionati sono alla Bologna Children's Book Fair, noi ci accontentiamo di dedicare le nostre ore libere alla lettura... Quale libro vi sta appassionando in questo momento?


Scheda tecnica: pubblicato nel 2012 da Minimum fax al costo di 14 euro, è l'ultima opera del giovane scrittore Paolo Cognetti, classe 1978, che sta conquistando una buona porzione di pubblico e che ha vinto alcuni premi letterari. Dieci sono i capitoli che compongono il libro e che descrivono dieci distinti momenti dell'esistenza della protagonista, Sofia, e dei familiari che influenzano, sostengono o ostacolano il suo percorso di vita.

Particolarmente interessante la scelta di non proporre un romanzo di crescita e formazione secondo i soliti stilemi, che impongono di accompagnare il/la protagonista attraverso l'intero - o quasi - percorso di crescita. I dieci capitoli aprono la scena, come fosse un sipario, su momenti diversi gli uni dagli altri, che costringono il lettore a sforzarsi di comprendere il luogo e il contesto della narrazione.
Quello di Sofia, poi, non è un percorso di crescita vero e proprio. La descrizione della sua famiglia, in particolare della figura della madre, il cui epilogo ne accresce la drammaticità e al tempo stesso la pietà, propone un esempio di tipica famiglia italiana, lavoratore mediocre in carriera lui, artista fallita e casalinga disperata lei, dove la serenità è solo apparente e lascia un segno indelebile in Sofia.
Cognetti ci consente di cogliere solo alcuni momenti della vita della ragazza, prima in un ospedale psichiatrico a causa di seri problemi alimentari e psicologici, poi a Milano innamorata di Leo, che odia vedere le persone piangere, infine a Roma in una scuola di teatro e poi a New York, a fare l'attrice protagonista di un film che non verrà mai nemmeno montato.
Abile Cognetti nel porgere i protagonisti, dotati di uno spessore e di una sensibilità che li rendono estremamente credibili e reali. Lo scrittore scava nei sentimenti, il suo sguardo è affettuoso ma non esita a far emergere tutti i lati anomali, folli, oscuri delle persone. Leggerezza e ironia si mescolano a momenti di grande tragedia e di profonda emozione.
Molto positiva la prova dello scrittore, giovane, che dimostra di avere una maturità narrativa e stilistica meritevole di attenzione, e di lettura.

"L'amore è nella pancia, l'amore è un vecchio cane cieco che ti manca da quando sei andata via di casa. La domenica torni a Lagobello per lui. Prendi la metropolitana alle dieci, attraversi Milano nelle viscere, entri nel ruolo di figlia solo quando il treno esce in superficie e la città è svanita. Tuo padre ti aspetta al capolinea, sembra quasi farne parte: alto e magro, in piedi al di là dei tornelli, con in cane al guinzaglio [...] Abbracci tuo padre tra guaiti, leccate e zampe in faccia, il guinzaglio che si attorciglia intorno a voi."

Voto: 3 stelline

giovedì 20 marzo 2014

Il segreto di Ortelia

Buonasera miei cari amanti dei libri,

stasera vi propongo una mia recente e interessante lettura di un romanzo assai famoso e giustamente osannato: Il segreto di Ortelia di Andrea Vitali.
Vi ricordo, nel frattempo, che per tutto il mese di marzo prosegue il circolo di lettura dedicato a La donna dei tesori della scrittrice Bessie Head.


Scheda tecnica: pubblicato nel 2007 da Garzanti, il romanzo, che ha ispirato un film - diretto da Alberto Rondalli - è opera dello scrittore Andrea Vitali, nato nel 1956 a Bellano, sul lago di Como. Vincitore di premi e autore parecchio apprezzato dal pubblico, ambienta nel suo paese natale, che ben conosce e ama, la vicenda descritta nel romanzo. Protagonista maschile è Amleto Selva, che sposa la bruttina Cirene per ereditare la macelleria del padre e superare il suo avversario, il Bereni, proprietario di un'attività commerciale di successo. Dopo la morte dell'Amleto, però, la vedova rivelerà alla figlia Ortelia un segreto riguardo al marito...

Un pregio di Vitali emerge evidente sin dalle prime pagine del libro: il gusto del racconto. Ambientando la vicenda in un luogo molto conosciuto, di cui chiaramente ha esplorato i colori e le sfumature, riesce nell'intento, per niente banale, di raccontare una storia dal gusto italiano. Ha una buona capacità narrativa e descrittiva e  trasmette con facilità i volti, le sensazioni, i fatti di un paesino nella provincia di Como durante il periodo intermedio tra le due grandi guerre. Non sorprende che il libro abbia ispirato un film perché tanti sono i fermo immagine che Vitali propone e molto vivaci i personaggi e le intricate trame.
L'ambientazione è sapientemente tratteggiata e la narrazione procede con un ritmo incalzante e ricco di eventi e di passioni umane. Lo scrittore accompagna il protagonista maschile, il Selva, a partire dai primi tentativi di conquistare il controllo della macelleria di Cirene fino alle lotte contro l'avversario Bereni e ai molteplici incontri extra coniugali di cui Amleto si vanta con la sua combriccola di amici.
Sullo sfondo, le due vere protagoniste del romanzo: Cirene e Ortelia. La moglie del Selva, bruttina, timidina e con qualche problema sessuale, si ritrova ad accudire il marito malato e a condividere con lui un segreto che sarà costretta a confessare alla figlia quando sarà in punto di morte.
Divertente, ironico, leggero - ma non banale - il romanzo di Vitali conferma di possedere buone capacità narrative e di avere il gusto per racconti in un certo senso familiari e radicati nel "paese", poco condizionati dai grossi eventi della Storia ma costellati di personaggi e situazioni che li rendono estremamente verosimili.

"Per quanto si sforzasse, il Selva non riusciva a immaginare cos'altro potesse fare per scalzarlo dal suo primato. Solo un colpo di fortuna, a quel punto, avrebbe potuto ribaltare la situazione. Fortuna oppure, come spesso si ripeteva tra sé l'Amleto, culo."

Voto: 3.5 stelline

giovedì 13 marzo 2014

Libri come. Festa del libro e della lettura

Buonasera amici lettori,

vi segnalo un importante e interessante festival dedicato ai libri e alla letteratura: Libri come. La manifestazione inizia oggi e prosegue fino a domenica 16 marzo, presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma.
La quinta edizione della Festa avrà come tema centrale il lavoro. Se ne parlerà nelle conferenze tenute da autorevoli ospiti internazionali – quali il sociologo statunitense Richard Sennett e l’etnologo e antropologo francese Marc Augé – e in due maratone previste per le giornate conclusive di sabato e domenica, in cui si intrecceranno in una le analisi di esperti e nell'altra le riflessioni/contributo di personaggi del mondo artistico. Un percorso tradizionale di Libri come è quello degli incontri con i grandi protagonisti della narrativa italiana e straniera, come John Grisham e Andrea Camilleri. L’elenco degli ospiti prosegue con il romanziere irlandese John Banville, gli scrittori americani Donna Tartt e Philipp Meyer, la maggiore autrice coreana Kyung-sook Shin, la britannica Taiye Selasi. Al fianco degli appuntamenti individuali, Libri come prevede anche la formula del dialogo a tema, in cui si confronteranno scrittori, giornalisti, saggisti: Mauro Corona e Antonio Pennacchi, Michele Serra e Sandro Veronesi, il Premio Pulitzer Jhumpa Lahiri, con Melania Mazzucco, Francesco Piccolo e Stefano Rodotà, David Grossman e Antonio Moresco. Anche sul fronte della non-fiction il programma è ricco e stimolante. Dagli Stati Uniti sono attesi la sociologa Camille Paglia e lo scienziato Jared Diamond, dall’Italia lo psicanalista Massimo Recalcati e il sociologo Giuseppe De Rita. Sfumature enigmatiche e avventurose del passato emergeranno nell’incontro speciale dedicato al mito di Atlantide e di altri luoghi leggendari, a cura di Umberto Eco e con la partecipazione di Stefano Bartezzaghi. 
Protagonista di altri due importanti incontri di Libri come, quelli con i cantautori (e scrittori) Francesco Guccini e Ivano Fossati. L’intreccio tra musica, parole, memoria e tradizione popolare troverà ulteriore sviluppo nell’appuntamento con l’attore, regista e “contastorie” Mimmo Cuticchio. 
La musica sarà anche una delle componenti di Serata Giallo-Nero, spettacolo multimediale in cui la sera di venerdì 14 marzo si incroceranno le letture da Maigret dell’attore Giuseppe Battiston e il reading a tinte blues Il mondo non mi deve nulla, con lo scrittore Massimo Carlotto, l’attrice Anna Bonaiuto e la colonna sonora curata da Maurizio Camardi.
Particolare attenzione sarà rivolta anche alle scuole. Nel corso delle quattro mattine della Festa, gli insegnanti e scrittori dell’Associazione Piccoli Maestri “racconteranno un romanzo” agli studenti dei licei, mentre illustratrici e scrittori insegneranno a “costruire un libro” a quelli delle scuole medie. Nell’ambito del programma per ragazzi rientra l’incontro di venerdì 14 marzo, alle ore 10 con il Presidente del Senato Pietro Grasso. Riccardo Cavallero, Lidia Ravera, Stefano Mauri, Sandro Ferri e Marcello Ciccaglioni, moderati da Loredana Lipperini, saranno invece i partecipanti alla tavola rotonda “Un manifesto per la lettura”, prevista per sabato 15 marzo alle 15. 

domenica 2 marzo 2014

La donna dei tesori - CdL Marzo 2014

Buonasera cari amici del Club,

inauguriamo il Circolo di Lettura dedicato al libro di Bessie Head: La donna dei tesori. Sarà possibile commentare il libro per tutto il mese di Marzo, senza limiti e senza censure. Sarà il nostro libro del mese!

Autore: Bessie Emery Head (Pietermaritzburg, 6 luglio 1937 – Serowe, 17 aprile 1986) è stata una scrittrice botswana, considerata la più importante autrice del suo Paese. Nata in Sudafrica, Bessie Head non conobbe mai la vera madre, troppo malata per allevare una figlia: la piccola fu data in adozione prima a una coppia di genitori bianchi, che però cambiò idea quando scoprì che non si trattava di una bambina bianca, e poi a una coppia meticcia di religione cattolica. Frequentò un corso di laurea per insegnare nelle scuole elementari, che superò con ottimi risultati. Dopo aver insegnato per un paio d’anni si trasferì a Città del Capo, dove diventò l’unica donna reporter del “Golden City Post”, una testata per “non bianchi”. Si iscrisse al PAC (Pan-Africanist Congress), uno dei movimenti che combattevano contro l’apartheid, e nel 1960 fu arrestata.Nel 1964 lasciò per sempre il Sudafrica con un permesso di sola uscita ed emigrò a Serowe, in Botswana.Nel 1977 Head chiese la cittadinanza botswana, che però le fu negata. La ottenne nel 1979 senza aver fatto un'ulteriore richiesta, grazie ai suoi numerosi viaggi all’estero e al successo di A question of power, un esperimento narrativo senza eguali nella tradizione sudafricana ed europea che trascina il lettore in un rovente magma psichico. A metà degli anni ’80 si verificò una dolorosa rottura con il figlio e un divorzio inaspettato dal marito lontano. Head diventò sovrappeso e iniziò a bere. L'autrice morì a Serowe il 17 aprile 1986. Il giorno dopo la sua morte migliaia di documenti (lettere, libri, manoscritti, ritagli di giornale) furono raccolti e inviati al Memorial Museum Khama III, dove sono esposte anche le sue foto, la scrivania e la macchina da scrivere.

Scheda tecnica: pubblicato da Edizioni Lavoro nel 1987, raccoglie in 185 pagine tredici racconti, tredici perle, tredici istantanee colte nella vita quotidiana di villaggi del Botwana, narrati attraverso gli occhi e il punto di vista di donne straordinarie.


Voto: 4 stelline

Sono aperti i commenti!!!!